Eufrasio Burzi

IL CONTADINO


 Le mani incallite, nervosefra i capelli di neve fragileil capo chino, lo sguardo assenteall’amara, avara terra A nulla è servito ararela speranza seminare Primavera perdutaPrimavera sprecataPrimavera maledettache di troppa luce t’acceca E t’illude, t’ingannaTi morde, t’azzanna! Resta solo il sudore di una vitala fatica, la stanchezza infinita…Ma è ormai quasi seraIl sonno verrà a prendersianche gli ultimi rimpianti… Eufrasio Burzi