Lu sensu te campa...

Post N° 491


…sento per lui la stessa indefinibile alchimia del primo giorno, un’attrazione potente che il tempo ha graduato con altri sentimenti, ma che continua a essere la materia prima della nostra unione….Entrambi siamo sicuri che l’altro ci guarda le spalle, non tradisce, non mente, ci sostiene nei momenti di debolezza, ci aiuta a indirizzare il timone quando si perde la rotta. Credo che ci sia anche una componente spirituale, se credessi nella reincarnazione penserei che il nostro karma è incontrarci e amarci in ogni vita….…non ha perso l’innocenza, è capace di giocare, di meravigliarsi, di amarmi e di accettarmi, senza giudicare, come amano i bambini; da quando siamo insieme qualcosa si è aperto dentro di me, sono cambiata, vedo il mondo in un’altra maniera e io stessa mi amo di più, perché mi vedo attraverso i suoi occhi….…Chiudo per un istante gli occhi e ricordo nitidamente la prima volta che abbiamo dormito insieme, il primo bacio, il primo abbraccio, la scoperta sorprendente di un amore quando meno ce lo aspettavamo, della tenerezza che ci prese d’assalto, della profonda intimità creatasi fin dall’inizio, come se durante tutta la nostra vita ci fossimo preparati per quell’incontro, della facilità, della calma e della fiducia con cui ci siamo amati. E ogni volta dopo la passione soddisfatta e l’amore rinnovato ci addormentiamo vicini vicini senza che ci importi dove inizia l’uno e finisce l’altro, né di chi sono queste mani o questi piedi…e quando uno si muove fra le lenzuola l’altro si accomoda negli angoli e nelle curve, e quando uno sospira sospira l’altro, e quando uno si sveglia si sveglia anche l’altro…Vieni, mi chiama, e mi avvicino a quell’uomo che mi aspetta nel letto, mi tolgo la camicia e aderisco al suo grande corpo, avvolta dal suo abbraccio finchè entro in calore. A poco a poco entrambi prendiamo coscienza del respiro ansimante dell’altro, e le carezze si fanno sempre più intense e lente man mano che ci arrendiamo al piacere. Mi bacia e torna a sorprendermi la morbidezza e freschezza della sua bocca; mi aggrappo alle sue spalle e al suo collo saldi, accarezzo la sua schiena, bacio l’incavo delle sue orecchie, l’orribile teschio tatuato sul suo braccio destro, la linea di peluria del suo ventre, e aspiro il suo odore sano, quell’odore che sempre mi eccita, abbandonata all’amore  e grata…  (Paula – I. Allende)