Lu sensu te campa...
Lu sensu te campa, lu pane quantu pare ca te binchia! Siamo noi, giovani del 2006, con quella materia grigia dataci in dotazione forse funzionante... ma...Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
"NON E' IMPORTANTE QUELLO CHE
TROVI ALLA FINE DI UNA CORSA
MA QUELLO CHE PROVI MENTRE CORRI"
(NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI)
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Secchioni, un po' antipatici con tendenze antisociali, decisamente geniali: sono i nuovi eroi televisivi, quelli che spopolano, affascinano, e soprattutto fanno ascolti e tendenze e sono veri e propri 'nerd', ovvero intelligenti sopra la media ma decisamente poco simpatici o dichiaratamente asociali . Poco glamour, niente muscoli, lavorano di testa, risolvono casi convivendo con tic, fobie, ossessioni, senza paura di non piacere al prossimo o di sembrare, all' osservatore distratto, non propriamente svegli. Senza citare il reality dell' anno, La pupa e il secchione (un nerd, appunto), il 'caso dei casi' nel mondo delle derie tv e' House ma il capostipite per eccellenza e' il tenente Colombo, un evergreen, ormai da oltre trenta anni sulla breccia. Peter Falk ha dato il suo volto a un vero nerd dal trench sgualcito, spettinato, un mozzicone di sigaro sempre tra le dita, uno 'sfigato' apparentemente svagato ma dalle straordinarie doti investigative. Un parente prossimo di House, che di Colombo tra l' altro ricalca vagamente il look stropicciato anche se le somiglianze si fermano qui: di Colombo, che va ancora regolarmente in onda su Retequattro la domenica, non si e' mai saputo con certezza neanche il nome di battesimo. Guida una Peugeot 403 del 1959, ha un basset hound che lui chiama semplicemente 'cane' e una moglie che non e' mai apparsa ma di cui si conosce solo la voce. Armato di un piccolo taccuino, acchiappa incalliti criminali con la sua tecnica 'low profile'. E sara' un caso ma un altro nerd che piace e' sempre un detective, una sorta di caso patologico: Adrian Monk, le cui avventure sono attualmente trasmesse da Hallmark Channel. Interpretato da Tony Shalhoub, arguto, intelligente, dotato di grande spirito di osservazione, Monk, dopo la traumatica morte della moglie Trudy, ha iniziato a manifestare fobie e ossessioni come suo fratello Ambrose (John Turturro), affetto da agorafobia. Per Monk la vita quotidiana e' fatta soprattutto di ostacoli da scansare, maniaco dell'ordine e della pulizia, evita ogni contatto umano, imbusta e cataloga i vestiti, va in tilt in presenza della piu' piccola asimmetria. Resta celebre un episodio dove tenta di entrare nuovamente in polizia (dopo esserne stato allontanato per i suoi disturbi mentali), ma non riesce a superare l'esame non per incapacita' ma perche' passa il tempo a temperare le matite al 'punto giusto' senza mai rimanerne soddisfatto. E nella pattuglia dei nuovi nerd entra di diritto anche 'Ugly Betty', la brutta Betty, interpretata da America Ferrera e fresca di Golden Globe, a riprova che gli antieroi sono i piu' amati dai telespettatori. Anche Numbers (su Fox Crime) ha il suo nerd ed e' Charlie Eppes, matematico di fama mondiale. Fin dalla piu' tenera eta' cerca di conquistare la stima del fratello, ma l'occasione gli si presentera' quando riuscira' ad aiutare Don, affermato agente dell'FBI, a risolvere casi criminali, grazie all'uso di modelli matematici. E ancora tracce di nerd in JAG, Avvocati in Divisa, con il tenente Bud Roberts, o in Six Feet Under, che narra la storia di una famiglia americana, residente a Los Angeles, radicata nel ramo delle pompe funebri. Il nerd e' David Fischer, interpretato da Michael C. Hall, omosessuale che sotto l'apparenza grigia nasconde doti impensabili. Rappresentano un fenomeno moderno, scoperti e svelati nella loro grandezza, oggi sicuramente piu' di ieri: e, alla luce di un successo imprevisto, in tanti sono pronti a rivalutare due nerds ante litteram, Potsie e Ralph, gli imbranati di Happy Days, a dispetto del mitico Fonzie.
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A un passo dal possibile
A un passo da te
Paura di decidere
Paura di me
Di tutto quello che non so
Di tutto quello che non ho
Eppure sentire
Nei fiori tra l'asfalto
Nei cieli di cobalto - c'è
Eppure sentire
Nei sogni in fondo a un pianto
Nei giorni di silenzio - c'è
un senso di te
mmm...mmm...mmm...mmm...
C'è un senso di te
mmm...mmm...mmm...mmm...
(Elisa)
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AUGURI!!!!!!!
Anche per una veloce guarigione, visto che il suo anticorpo ha preso le ferie per la festa di Capodanno e le sta pure prolungando...Cu rientra 'mprima!
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(ANSA) - LONDRA, 2 GEN - I Queen sono la miglior rock band britannica di tutti i tempi. E' quanto emerso da un sondaggio della Bbc. Durante una trasmissione radiofonica di tre ore hanno votato circa 20.000 persone. La band inglese ha preceduto i Beatles di 400 voti seguiti da Rolling Stones, Oasis e Take That.
"Se dovessi morire domani(dice Freddie Mercury), non mi preoccuperei. Dalla vita ho avuto tutto. Rifarei quello che ho fatto? Certo, magari solo un po’ diversamente. Io cerco solo di essere genuino e penso che questo possa trasparire dalle mie canzoni. Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni scritte da me possano esprimere le mie sensazioni e i miei sentimenti........" Ultima intervista televisiva rilasciata da Freddie Mercury
WHO WANTS TO LIVE FOREVER
There's no time for us There's no place for us What is this thing that builds our dreams yet slips away from us Who wants to live forever Who wants to live forever.....? There's no chance for us It's all decided for us This world has only one sweet moment set aside for us Who wants to live forever Who dares to love forever When love must die But touch my tears with your lips Touch my world with your fingertips And we can have forever And we can love forever Forever is our today Who wants to live forever Who wants to live forever Forever is our today Who waits forever anyway?
Non c’è tempo per noi Non c’è posto per noi Cos’è questa cosa che da forma ai nostri sogni eppure ci sfugge Chi vuol vivere in eterno? Chi vuol vivere in eterno..…? Per noi non c’è scelta è già stato tutto deciso Questo mondo ha solo un tenero istante per noi Chi vuol vivere in eterno? Chi oserebbe amare in eterno? quando l’amore è destinato a morire Ma sfiora le mie lacrime con le tue labbra Tocca il mio mondo con la punta delle dita E potremo averci in eterno E potremo amarci in eterno L’eternità è il nostro oggi Chi vuol vivere in eterno? Chi vuol vivere in eterno? L’eternità è il nostro oggi Chi comunque aspetterebbe in eterno?
SEMPLICEMENTE STREPITOSI
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Ebbene si, il 2007 è arrivato!
Il Capodanno è sempre tempo di bilanci: si tirano le somme dell'anno appena trascorso e si fanno i propositi per quello che verrà.
Per quanto mi riguarda, il 2006 è stato un anno molto particolare, pieno di eventi: la nomination al concorso di Befana e la vincita del primo premio ...la prima esperienza lavorativa alle votazioni ...la nascita di Killer.b ...il viaggio a Roma ...la laurea ...due corteggiamenti ...il Gladiatore e il Padrino ...le punture...
Ma è stato un anno anche molto forte, con tante emozioni, belle e brutte, forse più brutte. Quante cose son successe, quanti cambiamenti ci son stati, anzi, sconvolgimenti oserei dire!
Dio, che anno! Insomma, ricco e intenso si, ma pesante e devastante allo stesso tempo!
Bastano due parole, come dice la mia amica Sossy, per rendere l'idea: "NA MER..!!!"
Nessun rimorso, ma non tornerei per niente indietro.
Guardo solo in avanti: adesso c'è voglia di novità, rinnovamento, vita ...di un vento tiepido (se no custipu) che spazzi via tutto il buio e porti solo serenità, sorrisi, passione ...
Dicono che più credi che le cose belle accadano, più aumenta la probabilità che si verifichino davvero. Bene, io ci credo. Il mio bicchiere è mezzo pieno, anzi, sta spitterra! (vabbè, forse ho esagerato). Cmq questo sarà sicuramente l'anno della svolta decisiva! E che caz.., non può essere sempre na mer..!
Auguro a tutti quelli che mi sono cari di crederci: qualcosa accadrà!
Buon 2007 di cuore a tutti!!!
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SIAMO TUTTI UN PO’ JUVENTINI….
All`indomani di Bologna-Juve, 0-1 con gol-fantasma di Zalayeta, Ulivieri e` polemico: `E` tornata la vecchia Juve...`. Secondo Ulivieri la squadra di Deschamps `non meritava nemmeno di vincere, noi avremmo invece dovuto calciare un rigore - e accusa - Il gol di Zalayeta non era valido, ci sono stati 15 giorni di protesta da parte della Juventus, vuoi vedere che e` tornato il vecchio stile...Noi stiamo facendo discretamente, la Juve e` piu` forte, ha creato le sue occasioni da rete, la gara di ieri e` stata equilibrata e senza sviste forse avrebbe vinto il Bologna`. (radio KissKiss)
Ieri è andata in onda l'ennesima truffa a vantaggio della Juve. E noi tifosi onesti che speravamo che senza Moggi sarebbe cambiata la musica... Chiedete perdono uomini peccaminosi un giorno arrivera il giudizio anche per voi... anzi per voi è gia arrivato e infatti siete in B! (da un forum)
Scandalo a Bologna: rigore negato ai rossobù, gol fantasma con fallo di mano perla Juve (prima pagina Corriere dello Sport)
Questi sono soltanto alcuni dei commenti avvenuti ieri dopo l’ennesima vittoria della Juve, ennesima perchè nel 2006 sui campi di calcio la Juve ha perso solo 2 gare (con la Roma in Coppa Italia e con l’Arsenal in Champions), è stata sempre in testa alla serie A finchè c’è rimasta, sarebbe in testa alla serie B senza rivali senza i punti di penalizzazione e la partita in meno.
Sicuramente non sarà stato bello per i calciatori juventini scendere al dall’Ara dopo che l’allenatore e il presidente della squadra avversaria avevano affermato che la partita non si sarebbe mai dovuta disputare perchè la Juve andava cancellata dal calcio italiano, non sarà stato bello giocare in un campo in cui la curva avversaria ha inscenato l’ennesimo teatrino contro il male reo-confesso del calcio italiano, uno stadio completamente colmo di striscioni inneggianti la parola “LADRI”, ma è stata una goduria immensa per calciatori e tifosi vincere la partita ma soprattutto vincerla in quel modo.
Dopo Calciopoli, il linciaggio mediatico, gli sporchi giochi politico-giudiziari-sportivi ai danni della Juve da parte della banda degli onesti (Moratti, Rossi, Melandri, Ruperto , Sandulli e chi più ne ha più ne metta) qualcuno aveva pensato di essersi liberato della Vecchia Signora, ma così non è stato perché quel qualcuno sta già iniziando a passare notti insonni. Mancini, Moratti e i tifosi interisti durante il sonno hanno gli incubi, si svegliano e si guardano alle spalle con la paura che da un momento all’altro la Vecchia Signora metta la freccia e li sorpassi. Tranquilli, dormite pure, prendetevi una camomilla prima di andare a letto tanto per quest’anno la Vecchia Signora dovrà accontentarsi di navigare nella palude della B; ma attenzione a non rilassarvi troppo, perché avete solo una chances. Iniziate pure a tirare fuori e a spolverare le vecchie bandiere, sì vecchie, perché visto che non le tirate fuori da molti anni potrebbero essersi scolorite (magari l’azzurro è diventato celestino); ma non realizzatene di nuove tanto per un anno vanno bene. Non occupate gli spazi dove le avevate conservate poiché l’anno prossimo in quegli spazi vi ritorneranno e vi stazioneranno per un numero di anni imprecisato in attesa di qualche altra disgrazia altrui.
Dopo le sentenze (la B, la penalizzazione, la squalifica di Moggi e Giraudo) la banda degli onesti aveva iniziato ad immaginare la fine per la Vecchia Signora, ma nonostante l’allontanamento dai campi da calcio di Moggi (forse!!! Perché qualcuno giura di averlo visto travestito da raccattapalle che girovagava vicino all’assistente dell’arbitro che non ha visto il no-gol l’altra sera a Bologna) la Signora è sempre lì, sempre in testa, qualunque sia la categoria, qualunque sia l’anno qualunque siano gli avversari. Quindi il problema non erano il signor Moggi o il signor Giraudo, probabilmente esiste qualcosa di più forte, qualcosa di più grande o forse qualcosa di soprannaturale che guida la Juve.
E poi volevo dire alla banda degli onesti, ai giornalisti, ai tifosi interisti e a tutti i tifosi delle altre squadre:
“chi non ha mai rubato una caramella, o mille lire dal portafoglio del papà o qualsiasi altro oggetto futile?
In fin dei conti siamo tutti un pò Juventini……
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"Vincere non è tutto, è l'unica cosa!"
"Il segreto della comicità sono i tempi!"
"Je suis fou de tes lévres"
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Per tutti gli str.... da cui spesso facciamo dipendere le nostre vite:
" STO ANCORA CERCANDO QUALCUNO PIU' STRAORDINARIO DI TE! "
( Il Diario di Bridget Jones)
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Ho promesso di raccontare questo episodio e mantengo la mia parola dd'onore!
L'alttra sera passeggiavo sul corso, dietro di me c'era il Padrino, mi sentivo protetta...
E non vuoi che...appena ignoti hanno tentato di scipparmi...lui ha fatto loro un'offerta che non potevano rrrifiutare:
" Lassati la borsa e purtatine iddra! "
E pensare che mi fidavo! Invece dovevo guardarmi proprio le spalle! Vi sembra accettabile e giusto uno scambio del genere?
D'altronde...chi siamo noi per giudicare...?! E che dobbiamo dire di quelli che...?!
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All'amica Yin 78 che da un bel pò non si fa più vedere:
AUGURI !!!!!!!
Un saluto anche agli altri amici torinesi! Ciao.
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No, no, no, non crederle
non gettare nel vento
in un solo momento
quel che esiste fra noi
No, no, no, ascoltami
tu per lei sei un giocattolo
il capriccio di un attimo
e per me sei la vita
Se lei ti amasse io
se lei ti amasse io
saprei soffrire e anche morire
pensando a te
Ma non ti ama, no
lei non ti ama, no
ed io non voglio vederti morire morire per lei!
(MINA)
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Il cinema ritorna a raccontare la nostra Storia. A farsi veicolo di memoria e di ricerca senza passare attraverso la lente distorta dell’ideologia; come un bardo del passato che mostrando le immagini del proprio racconto svolge l’intricata matassa delle vicende più o meno tragiche degli uomini e del Paese.
Senza ideologia, dicevamo, grazie alla geniale intuizione di osservare dal punto di vista di un gruppo di criminali capitolini, i tragici e decisivi accadimenti compresi tra la fine degli anni ’70 e la fine degli ’80, quando la politica italiana riusciva a nascondersi dietro loschi ma altrettanto potenti figuri della malavita e gli uomini dello Stato giocavano a fare i Barbablù.
Sono gli anni del sequestro Moro, della strage alla Stazione di Bologna, gli anni della Banda della Magliana: ne ha scritto Giancarlo De Cataldo e Michele Placido con la sceneggiatura di Rulli e Petraglia ne ha diretto con evidente passione la versione cinematografica.
Tra le sue mani la storia di questi quattro disgraziati che al lavoro da impiegato hanno preferito il furto, la rapina e non ultimo il traffico di droga, palpita di vita vera e questi uomini ancora giovani ma violentissimi acquistano una inattesa ma non meno affascinante umanità.
Le loro vicende corrono rapide verso il drammatico e prevedibile epilogo, i dialoghi sono brevi, efficaci. Nessuna sbavatura romantica e tanto meno didascalica eppure l’emozione non manca; e non solo per quei filmati originali che documentano con grande efficacia le tragedie di quegli anni, non per quella telefonata del brigatista all’amico della famiglia Moro che “commenta” le immagini del ritrovamento del corpo dello statista. O almeno non solo.
Perché Placido racconta soprattutto la storia degli uomini: dell’ambiguità e del calcolo politico del commissario; dell’inaudita violenza e dell’insano e pericoloso vagheggiare il potere dei criminali; ma anche dell’amicizia che salda questi uomini “cattivi”, della loro forza che in realtà è solo violenza; dei silenzi e delle paure che alla fine li fanno vacillare tutti. E nonostante tanta brutalità, crudeltà e ignavia, finiscono per piacerci.
Placido e il suo straordinario cast, che comprende alcuni dei migliori attori della nuova generazione, rimescolano le carte e costruiscono una storia di grande spessore civile utilizzando la spettacolarità della crime story. Senza mai annoiare, avvincenti, dall’inizio alla fine; epici e drammatici, drammaturgicamente universali.
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Ah, finalmente l'ho trovato!!! Non vedo l'ora di iniziarlo..
Menomale che almeno ste piccole cose mi rendono soddisfatta!!!
Ciao a tutti, baci!!!
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Oggi è un giorno molto triste, ieri sera se n'è andata la mia amica a quattro zampe, dopo avermi fatto compagnia per ben 11 anni, da quando era un cucciolo piccolo piccolo.
Mi mancheranno tante cose...il darmi la zampa prima di avere il biscottino...l'accoglienza "scodinzolante" al mio ritorno a casa...il pelo caldo e soffice cui mi stringevo quando ero un pò giù...
I cani sanno sempre come essere presenti e ricambiare il nostro affetto!
Anche se può sembrare ridicolo a chi non ama gli animali o non ne ha mai cresciuti, per me ha lasciato un grande vuoto!
Ciao Bianca mia, sarai sempre nei miei ricordi!
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Guardi Il padrino per la prima volta da chissà quanto tempo, o forse anche
per la prima volta punto e basta, visto quel che ti dice la memoria, e ti
aspetti che il protagonista sia Don Vito Corleone. Troppo forte, iconica,
stampata nella mente, l'immagine della faccia di Marlon Brando, per
attendersi qualcosa di diverso. E invece, sebbene la strabordante presenza
di questo stanco e adorabile padrino anziano rubi la scena per buona parte
del film, il vero protagonista delle vicende narrate è il figlio Michael
Corleone. Lui è il padrino del titolo, la cui "nascita" viene raccontata
in maniera magistrale, sottile, lucida.
Da ingenua, onesta, e pura mosca bianca in una famiglia di criminali
incalliti a splendido e perfetto capomafia, che nel tempo - come
racconterà poi il secondo film - è destinato a diventare il più crudele,
freddo e insensibile di tutti. Coppola racconta del passaggio di consegne
fra padre e figlio e delle difficoltà insite nell'intraprendere una
"carriera" tanto particolare. Proprio nel descrivere le vicende come
quanto di più normale e famigliare possa esserci sta però il colpo di
genio. Il padrino non parla di fuorilegge squallidi, violenti e odiosi, ma
di amici e parenti che si supportano e si amano a vicenda.
Il regista indugia tanto sugli improvvisi scoppi di violenza criminale
quanto sulle piccole cose, sui momenti intimi, su Clemenza che fa il sugo
e Don Vito che gioca col nipote. Racconta di persone adorabili dallo stile
di vita deprecabile, non eccede nel beatificarli e nel dare loro un tono
eroico, ma anzi ce ne mostra gli insostenibili lati oscuri. E nonostante
questo riesce incredibilmente bene a farcene innamorare e a renderci
partecipi dei loro drammi e delle loro gioie, perché a conti fatti li
dipinge tutti come uomini d'onore, amorevoli e rispettabili, impegnati a
combattere loschi traditori e fetidi poliziotti corrotti.
Ma oltre ad essere una storia tremendamente ben scritta ed orchestrata, Il
padrino è anche, soprattutto, una gioia per gli occhi. Quasi tre ore di
splendido cinema, una lunga e ininterrotta serie di immagini e sequenze
meravigliose, messe in fila una dietro l'altra. Tutta l'apertura sul
matrimonio, la visita a Don Vito in ospedale, la parte in cui Michael,
seduto sul divano, prende coscienza dei suoi doveri e mostra per la prima
volta la sua anima oscura, il doppio omicidio al ristorante, il soggiorno
in Sicilia, la sparatoria al passaggio a livello, quella meravigliosa
immagine di Brando che gioca nel giardino col nipotino... non c'è fine
all'elenco di fantastici ricordi che Il padrino regala alla memoria.
Un film perfetto, in cui gli incredibili virtuosismi di Coppola si mettono
al servizio di una storia potente ed emozionante e si cibano di tanti
interpreti meravigliosi, splendidi sia nel tenere la scena da
protagonisti, sia nel caratterizzare il film rimanendo sullo sfondo.
Meglio di così, davvero, è difficile fare.
(gioped.blogspot.com/2006/10/il-padrino-la-trilogia.html)
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Inviato da: federicaruggio
il 08/11/2008 alle 14:12
Inviato da: r.rachela
il 06/11/2008 alle 15:21
Inviato da: r.rachela
il 31/10/2008 alle 14:21
Inviato da: salento_76
il 31/10/2008 alle 13:47
Inviato da: hengel0
il 31/10/2008 alle 13:35