Creato da lama.77 il 02/02/2009

Sentieri di Pietra

resoconti di escursioni di trekking e speleologiche

 

Befana a Onamarra

Post n°1 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da lama.77
 

Il 6 Gennaio, l'epifania, è ricordato soprattutto come il giorno in cui la Befana, simpatica nonnetta a cavallo di una scopa,distribuisce ai bimbi che sono stati buoni durante l'anno, sotto forma di dolciumi, tutta la sua pensione. Non aspettandomi molto dall'annuale giudizio di questa atletica vecchietta (ehm...) io e Stefano decidiamo di passare quest'ultimo giorno in escursione. Dopo qualche discussione la scelta ricade su un giro ad anello dalle parti di Cala Gonone. Il percorso prescelto, della durata di due giorni si sviluppa tra le creste  sopra Codula di Luna e la valletta di "Badde de Lupiru".

Il 5 mattino presto e partenza per il Golfo di  Orosei, durante il tragitto parliamo del tempo (S.:"per il 6 pomeriggio ha messo pioggia, dobbiamo arrivare alle macchine prima del diluvio" L.:"Palle!meno male che mi son portata la cerata!")e degli aspetti organizzativi di primaria importanza per quest'escursione (S:"allora quando arriviamo a Dorgali per prima cosa colazione, poi mangiamo un panino prima di iniziare a camminare, stasera risotto ai funghi e wurstel arrosto e domattina cappuccino coi biscotti").

Dopo l'immancabile pausa a Dorgali continuiamo fino a Buchiarta dove molliamo la macchina e iniziamo il trek vero e proprio. La giornata a dispetto delle previsioni è splendida. La prima parte del percorso è in discesa su un comodo sentiero che ci porta fino a Codula di Luna che a causa delle recenti e abbondanti piogge è in piena. Con qualche titubanza decidiamo di guadare a piedi scalzi, mentre i pinguini, dopo aver toccato l'acqua decidono di tornare indietro. Rimesse le scarpe proseguiamo, ci aspetta una bella salita, più di 500 metri di dislivello! Dopo un paio d'ore di camminata, il sentiero si interrompe bruscamente e ci tocca affidarci al nostro affidabilssimo(...) senso dell'orientamento. Scendiamo e risaliamo per una stretta valle e...troviamo una carrareccia dei carbonai! La vegetazione l'ha quasi ricoperta ma è ancora in ottime condizioni.

Ormai è pomeriggio quando arriviamo in vicinanza delle rovine della "Dispensa di Tavara", i cuili di Onamarra non sono più molto distanti ma...neanche il tramonto! Viste le poche ore di luce decidiamo di tagliare abbandonando la carrareccia e salendo su per pietraia. Decisi ci lanciamo in questa prodigiosa impresa, più di 200 metri di dislivello per 300 metri di distanza!Anche se per un tratto avanziamo a quattro zampe la scelta si rivela azzeccata e arriviamo in vista dei tetti conici dei cuiles prima del buio. Il luogo è splendido anche alla scarsa luce del tramonto, e il silenzio e la pace quasi irreale. Oramai non ci resta che fare legna e accendere un bel fuocherello. L'interno del pinnneto è asciutto e abbastanza pulito anche se la porta, costituita semplicemente da due pezzi di legno appoggiati lascia passare "qualche" spiffero qua e la.

Il mattino si alza soleggiato a dispetto delle infauste previsioni di pioggia, e noi ce la prendiamo con calma, quando lasciamo il nostro rifugio notturno son gia le 10:00! Il paesaggio circostante è splendido e non perdiamo l'occasione per fare foto. Imbocchiamo la strada del rientro, la vegetazione cambia rapidamente, dalle cime brulle che circondavano il cuile alla fitta vegetazione che cresce dentro la valle di Badde de Lupiru. La discesa è veloce e i men che non si dica siamo in vista di Codula di Luna e dell'omonima cala. Per mangiare andiamo in spiaggia, che si presenta abbastanza diversa da come l'abbiamo sempre vista d'estate, lo stagno è molto più esteso, tanto che ci tocca guadarlo (Eh si, il percorso fino a quel momento era stato troppo rilassante e piacevole), la spiaggia invece è ricoperta da un uniforme strato di foglie di posidonia. Tempo di intaccare le nostre proviste e ci rimetiamo in marcia, anche se c'è il sole a stare fermi si gela. Risaliamo il fiume e contemporaneamente cerchiamo di tornare alla riva di partenza. Per fortuna nel tratto prossimo al mare l'acqua si suddivide in vari rivoli facili da attraverasare o addirittura saltare.

Arrivati alla valle di Buchiarta saliamo, la stanchezza di fine giornata inizia a farsi sentire ma ormai manca poco, e infatti siamo alle macchine alle 16! Tempo di cambiarci e di berci un brodo bollente per riscaldarci (dovrebbero scrivere un elogio sulle virtù ristoratrici delle comuni tavolette di brodo) e si riparte, destinazione Sassari con tappa a Dorgali per festeggiare con una coca cola e un tiramisù!

 La salita per _namarra   Notte nell'ovile  Guadando Codula di Luna 

 

 
 
 
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