Area personale- Login
Cerca in questo BlogMenuI miei Blog Amici -
zingarodelvento - Pensieri e parole - La mia galassia... - Casa dei Doganieri - Stefano Maciocchi - ti vivo...ma... - Taranta - la passione........ - Butterfly... - Tartarughe rosa e... - antonia nella notte - dagherrotipi - poetry - Filumena Marturano - VuotoPieno - L'Elfo del tramonto - De soulland - Vino e dintorni - Parole in cammino - Spiragli - STOP!! - PIUMA D'AQUILA - ORIZZONTE - my magic life with R - Tu...Anima!!! - IL NOSTRO MONDO - Questa sono io...... - Il mondo è... - La prospettiva di me - . + * DREAMS * + . - Figlia del mare Citazioni nei Blog Amici: 9 Ultimi commentiChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
|
Post N° 96
Post n°96 pubblicato il 09 Dicembre 2006 da scurerossa
L’uomo che dava da mangiare alle papere.
Il laghetto del parco è il luogo dove spesso i bambini vanno a vedere le papere. Qualcuna è più intraprendente delle altre ed è la prima ad accorrere quando qualcuno getta del pane. Stavo facendo una passeggiata quella mattina di dicembre, il tempo era clemente e ci stava regalando una domenica di sole, di certo non faceva contenti gli albergatori della Majella, ma io non potevo permettermi da un pezzo di andare a sciare, nemmeno di fare fondo ormai e così la cosa non mi toccava. Lo vidi che stava gettando il pane e riusciva a fare in modo che fossero le papere più piccole a mangiare per prime. Non lo avevo riconosciuto subito, alto robusto con quel suo modo unico di muoversi. - ciao, sai che non ti avevo riconosciuto?- L’uomo si voltò sorridendo, si era anche tagliato la barba. - ciao Pino, non mi hai riconosciuto per i capelli vero? Sai non si usa più portarli lunghi.- Il suo sorriso era spettacolare e notai con piacere che aveva anche qualche dente annerito, almeno non aveva una dentatura perfetta, forse persino qualche carie. - certo che a te il pane non finisce mai.- Gli dissi sorridendo. Lui mi guardò scuotendo la testa. - Pino non cambi mai.- Aveva un maglione colorato, non certo di marca e jeans strappati in fondo, ma strappati per il consumo non per moda. Alcuni bambini stavano giocando e un pallone finì in acqua. -dai vallo a riprendere.- gli dissi con aria strafottente. - che scemo che sei !- mi rispose ma mi diede una gran botta sulla spalla e si mise a ridere come un matto. - non ti vanno bene le cose vero Pino? Un casino il lavoro e il resto.- Sollevai le spalle e quasi m’intristii. - già lo sai, a te non si può certo nascondere nulla.- Intanto i ragazzi avevano recuperato il pallone grazie ad un lungo bastone. Il sole stava tramontando e si stava abbassando la temperatura, in fin dei conti eravamo in dicembre. - finirai all’inferno Pino, all’inferno.- Lo riguardai con la mia solita faccia indisponente e sorridendo gli risposi. - non credo proprio, ho amici sai? Sono raccomandato?- Lui scoppiò in una sonora risata, molti si voltarono a guardarlo, nessuno poteva immaginare. - dai andiamo a prendere un caffè o preferisci andare a messa?- Gettò, le ultime briciole di pane alle papere e mettendomi una mano sulla spalla mi rispose. -vada per il caffè, debbo anche andare al bagno così ne approfitto, in fin dei conti sono umano sai?.-
|
Inviato da: cassetta2
il 06/12/2023 alle 16:24
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:25
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:10
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:06
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 08:37