sentiero degli elfi

Post N° 17


 L’Ippogrifo Vorrei vedere di ritrovare la mia mente,perduta in qualche oceano della luna,vorrei che qualcuno mi aiutasse,ma nella fretta sono andati avanti. Questa tosse mi tormenta, l’aria condizionata mi ha crocifisso, forse dentro un antro della strega, forse sotto il freddo getto della cascata. Le mie favole un giorno torneranno, tra l’orrido di Sappadalungo le severe sponde dell’Aniene, sorseggiando Tintilia in Ortigia. Follia, la mia follia sarà leggenda, magari una donna bacerà la mia bianca tomba,ma sarà solo un loculo scosceso sporco della cacca dei piccioni. Ippogrifo, scendi presto a lacerar le carni, io non ho che un tocco di magia,dimenticato in questa galassia sperduta, da truppe di invasione ormai estinte. Chi mai un giorno potrà dire di medavvero io l’ho conosciuto?Forse anche dopo sarà solo menzogna, che i poeti sono portatori di peste in questo mondo imbalsamato di Ketchup e maionese. Ma a voi lascio questa eredità,dite che non mai traditoné servito un re idiota,pezzente, ma libero e folle. Vai Ippogrifo, ti sciolgo dal giuramento,libero di cercare non un padronema un cielo dove poter volare.