sentiero degli elfi

Post N° 91


Avanti popolo  Seduto sul marciapiede di periferia,ascolto le voci della gente,mi guardano come se fossi un alieno,spacciatori, ladri, puttane e rapinatori. Guardo le case fatiscenti, sento la puzza,topi che si aggirano sull’immondizia,scalando barricate di bestemmie,eppure io sono in questo sobborgo. - lavoro, vogliamo solo del lavoro, ma vero!-Balbettamenti di un barbuto spacciatore.- per i figli, per il loro domani capisci?-Mi urla quella donna dai capelli bianchi. Sono nel villaggio dei reietti, il capo s’avvicina.Nessuna mafia vuole la tregua, solo la morte.-Vattene sono io il re di quest’inferno.-Urla Satana dai denti neri e un santino sul cruscotto. Gli sparo diritto in mezzo agli occhi,io non cerco assoluzioni e poi li guardo.Attoniti impauriti stanno tutti i perdenti,con occhi stralunati e voce impastata. Calcio via la polvere e il fango,la mia bandiera rossa non ha  misericordia.-avrete lavoro, avrete scuole, avrete case.-Mentre i miei cosacchi controllano le strade. Avanti popolo, alla riscossa,Napoli, Palermo, Reggio, Taranto senza padroni,un sogno utopico senza mediazioni,iniziano a sparare contro i ratti. Giudici corrotti scappano sui rifiuti,costruttori di riciclaggi perdono i pizzi,ho uno strano modo di fare il profeta,ma intanto la rivoluzione impicca i boss sulla montagna della finanza.