Saadi di Shiraz è stato uno dei più grandi poeti e mistici sufi. E' vissuto nel tredicesimo secolo e ha avuto come maestri Gilani e Suhrawardi. Ha scritto i sue due maggiori lavori ("Il giardino delle rose" e "L'orto") nello spazio di pochi anni. Era originario della città di Shiraz (Iran) e scriveva in farsi. Dopo aver studiato letteratura e scienze islamiche all'università (1) Al-Nizamiyya di Baghdad, viaggiò per tutta l'asia (dall'Egitto all'India) Il poeta americano Ralph Waldo Emerson si è ispirato a lui per molte delle sue poesie (lesse i suoi libri in traduzione) arrivando addirittura a paragornarli alla bibbia in quanto a saggezza e bellezza narrativa. La perla Una goccia di pioggia, cadendo da una nuvola, s'intimidì alla vista del mare. "chi sono io quando esiste il mare?", disse. quando si vide con l'occhio dell'umiltà, una conchiglia la nutrì nel suo seno. Dominio Dominare il mondo da confine a confine Non vale una goccia del sangue versato Il ladro e la coperta Un ladro entrò nella casa di un Sufi e non vi trovò nulla. Stava andando via quando il derviscio si accorse del suo disappunto e gli gettò la coperta in cui dormiva, perchè non se ne andasse a mani vuote. Conoscere i propri difetti Agli occhi del saggio, colui che vuole sfidare un elefante non è veramente valoroso. Valente è colui che non impreca nell'ira. Un villano ingiuriò un uomo, il quale, paziente, rispose: "O tu uomo di belle promesse: io sono anche peggiore di quanto tu non dica. Io conosco tutti i miei difetti mentre tu non li conosci". il custode di elefanti Non fare amicizia con un custode di elefanti se non hai dove mettere un elefante. Il malato Per tutta una lunga notte un uomo pianse Al capezzale di un malato. Quando spuntò il giorno il visitatore era morto Il paziente era vivo. Il pericolo dell'estasi Se il derviscio rimanesse in stato di estasi sarebbe diviso in due mondi
Saadi di Shiraz
Saadi di Shiraz è stato uno dei più grandi poeti e mistici sufi. E' vissuto nel tredicesimo secolo e ha avuto come maestri Gilani e Suhrawardi. Ha scritto i sue due maggiori lavori ("Il giardino delle rose" e "L'orto") nello spazio di pochi anni. Era originario della città di Shiraz (Iran) e scriveva in farsi. Dopo aver studiato letteratura e scienze islamiche all'università (1) Al-Nizamiyya di Baghdad, viaggiò per tutta l'asia (dall'Egitto all'India) Il poeta americano Ralph Waldo Emerson si è ispirato a lui per molte delle sue poesie (lesse i suoi libri in traduzione) arrivando addirittura a paragornarli alla bibbia in quanto a saggezza e bellezza narrativa. La perla Una goccia di pioggia, cadendo da una nuvola, s'intimidì alla vista del mare. "chi sono io quando esiste il mare?", disse. quando si vide con l'occhio dell'umiltà, una conchiglia la nutrì nel suo seno. Dominio Dominare il mondo da confine a confine Non vale una goccia del sangue versato Il ladro e la coperta Un ladro entrò nella casa di un Sufi e non vi trovò nulla. Stava andando via quando il derviscio si accorse del suo disappunto e gli gettò la coperta in cui dormiva, perchè non se ne andasse a mani vuote. Conoscere i propri difetti Agli occhi del saggio, colui che vuole sfidare un elefante non è veramente valoroso. Valente è colui che non impreca nell'ira. Un villano ingiuriò un uomo, il quale, paziente, rispose: "O tu uomo di belle promesse: io sono anche peggiore di quanto tu non dica. Io conosco tutti i miei difetti mentre tu non li conosci". il custode di elefanti Non fare amicizia con un custode di elefanti se non hai dove mettere un elefante. Il malato Per tutta una lunga notte un uomo pianse Al capezzale di un malato. Quando spuntò il giorno il visitatore era morto Il paziente era vivo. Il pericolo dell'estasi Se il derviscio rimanesse in stato di estasi sarebbe diviso in due mondi