Creato da sentieroluminoso1965 il 17/06/2008
favola d'amore
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Nessuno è tanto povero
da non aver nulla da dare:
sarebbe come se i ruscelli di montagna dicessero di non avere nulla da dare al mare perché non sono fiumi.
Dà quello che hai:
per qualcuno può essere più di quanto tu creda.
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"Cercando l'amore
abbracciai un'illusione
sognando l'amore
alimentai una speranza
poi lo incontrai.......
ma non lo riconobbi."
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Si racconta che le sirene, malgrado l'aspetto dolce e seducente, siano spiriti di morti reincarnate perché respinti dall'Aldilà; non si considerano non-morti, ma sono ugualmente maligne ed assetate di sangue.Esse attendono le loro prede appostate sugli scogli: quando una nave si avvicina, ne attirano a sè l'equipaggio con la magia del loro canto…al canto ammaliante delle sirene, e persuasivo ma la proverbiale pericolosita’ un confine insidioso.. e ne fanno un orrido banchetto.
Le sirene sono delle illusioni. Cantano ad Ulisse:
“Noi conosciam, ma non avvien su tutta
La delle vite serbatrice terra
Nulla, che ignoto o scuro a noi rimanga".
Allettano l’eroe con l’illusione di poter conoscere tutto, di poter mangiare la mela dell’Eden.O forse le sirene si vendicano perché rinchiuse sulla loro isola mortale, a cui nessuno si può avvicinare senza morire risucchiato contro gli scogli; l’unica influenza che possono avere sul mondo sono le loro voci che nascondono la loro forma di mostri marini…. con cui si vendicano di chi può anche scegliere di non bruciare tutto fino all’ultima scheggia.
Il canto delle Sirene è udible sino a 200 metri; tutti gli uomini entro questo raggio ne restano incantati... abbandonano qualunque azione e si gettano a nuoto per raggiungerle. Se non annegano prima, si lasciano poi uccidere senza opporre resistenza.
Le Sirene continuano a cantare finché la nave si trova a portata d'orecchie ma, appena smettono di cantare, tutti coloro che ne erano stati stregati tornano normali.
Coloro che si tappano in tempo le orecchie con della cera, o che vengono protetti con qualche incantesimo, restano totalmente insensibili alla magia del canto. Le donne, naturalmente, sono immuni dall'incantamento delle sirene
“La sirena intona un dolcissimo canto per attirare l’incauto marinaio,
per poi cibarsi della sua carne…”
L’uomo avverte subito istintivamente di essere in pericolo ma si lascia trasportare..
perchè cio’ è anche una straordinaria possibilità di accedere al nuovo,
allo sconosciuto,
che serve ad entrare in contatto, a vivere la sorpresa,
ad accendere la fantasia, a muovere il desiderio, a sentirsi partecipi della vita.
Ma se a sedurre sono esseri che hanno ben chiaro un progetto e non lo fanno trasportati del rischio,
come invece è per il malcapitato che cade nella rete seduttiva della sirena..e cio’ viene attuato con freddo calcolo e poca…emozionalita’ ecco che la seduzione diventa un confine insidioso..
La qualità pervasiva e magica del canto incanta, suscitando e legando il desiderio senza appagarlo.Le sirene… inducono a dimenticare ogni cosa ed essere asserviti.
La sirena è donna solo a metà perché amputa la propria personalità, ha un’energia afroditica enorme, ma non integrata, perché alimenta solo il proprio egocentrismo,ed è mortificata dalla crescita dell’individuo, che pian piano..riprendendo sé stesso..il suo senso di realta’ dopo il primo sbandamento emozionale..affacciandosi alla sua mente,lentamente la lucida ricerca di una logica,nell’irrazionale desiderio di evasione che lo ha accecato. E conquistando lentamente la propria autonomia emotiva, dal distacco lento dalla dipendenza da questa assurda circonvenzione..quando lentamente l’individuo si rende conto di essere stato circuito dall’effimero..avvolto da una sensuale promessa non sorretta dalla stessa personalita’ paventata..lentamente inizia a liberarsi dalle catene dell’incanto e pian piano a riprendere il contatto con la sua realta’ ed i suoi sogni.
Questo perché lentamente alla totale sopraffazione dell’incanto che lo ha circuito, illudendolo che la armonia paventata dalla sirena sia realta’..inizia a riaffiorare il ricordo ed il collegamento che ogni atto ha con il reale…
Inizia a riaffacciarsi la prospettiva che cio’ che conquista non è cio’ che ammalia..
Ma cio’ che lascia liberi di essere…
Lasciandosi alle spalle il pericolo di aver ceduto all’inganno del loro canto..
labile come una vela in lotta con un mare tumultuoso,..
che trasporta come il vento..
e che cattura come una ragnatela..trasparente…
ma che impercettibilmente imprigiona..come il buio della notte..lentamente riprendono padronanza di se’ stessi..
A volte la donna agisce consapevolmente di questo potere contro il maschio, cercando varie tattiche di azione..a volte è ambivalente e genera confusione e disorientamento a sé e agli altri…per sedurli
e presenta a lui..una realta’ illusoria che pian piano viene in modo evanescente a svanire,…come la brina al sole..quando l’uomo iniza lentamente il cammino della lucidita’ emozionale..
Se non avviene un percorso di autocoscienza, l’uomo resta imbrigliato in una realta’ seduttiva ma..illusoria..
L’illusione puo’ essere contrastata solo con la conoscenza…
L’effimero solo con il senso di realta’..
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Tutto cio' che sogniamo....non e' cio' che viviamo...
Su di me
Sentieroluminoso. Si legge di enormi quantità di energia che fuoriescono proprio da questa cima Musinè, primo baluardo roccioso ad ovest di Torino. Questo punto energetico, unitamente a pochi altri sulla terra, fungerebbe da antenna per giganteschi fiumi energetici.Posso garantire che il cammino verso la cima accompagnato dal tramutarsi della notte in giorno, è un'esperienza che rigenera le “batterie” per un bel po' di tempo.Camminando di notte sono sempre accompagnato dalla netta sensazione che l'ambiente in cui mi muovo stia dormendo e che i miei pensieri, più che i miei passi, possano disturbarne il sonno. Chi cammina in montagna è abituato al silenzio, o meglio, al respiro della montagna, ma di notte cambia tutto: il sonno del bosco avvolge il viandante in un silenzio che è più interiore che oggettivo.Ora la luce è già più intensa, il paesaggio verso Torino rivela a poco a poco le nebbie di pianura e si riesce a distinguere nettamente dove termina la zona interessata dal vento... è una scena davvero bella.
Il sentiero si riporta in cresta dopo il traliccio e poi piega per un tratto a destra sotto un costone piuttosto marcato. Dopo un tratto a mezzacosta che nasconde la vista della valle di Susa, si inerpica tra le rocce per l'ultimo strappo. Dopo qualche minuto di camminata, sono ancora sulla spalla, mi fermo: è incredibile, sto guardando il mondo attraverso un filtro colorato.
Il rosa pallido si è intensificato, mutando in un arancio carico che avvolge tutto, cielo e terra. Forse questa volta mi perdo l'alba sulla cima, ma non posso lasciar andare un momento simile.
In un connubbio unico il sentieroluminoso si inerpica verso il cielo....si disperde nel rosa pallido...anzi no...seguendolo con attenzione...da' l'impressione di proseguire verso le stelle...via via sempre piu' pallide...mi immergo in questa magica atmosfera ed il mio pensiero vola nell'immensita'...la metafora ora e' piu' tangibile...il Sentieroluminoso conduce nell'immensita' del'universo...Bye Mark
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La potenza della natura...la sua magia...e la sua poesia,,,
talvolta capita,di non riuscire a soffermarsi molto sui particolari della natura,,.
che ci offre ad ampio spettro..talvolta la possibilita' di restare con noi stessi,,
in profondita' attraverso la sua magnificenza,.,
sapendo cogliere nel particolare..la globalita' del messaggio che essa stessa ci trasmette..
una cavalcata di cavalli.. un gabbiano in volo..la liberta'.,..
la potenza di un esplosione o un infuocato tramonto..l' esplosione di energia..
un' arcobaleno o il vento che soffia tra le fronde...la delicatezza di una carezza.
o la ripresa dopo un brutto temporale..
come spesso a noi capita..
riflettendo la sua magnificenza e pensando all'attimo fuggente...
di tali ed estemporanei spettacoli mi viene in mente che...
Non c'è nessun trionfo senza perdite...
Nessuna vittoria senza sofferenza...
Nessuna libertà senza sacrificio!
Si devono perdere queste immagini..per desiderare di rivederle ed averle..
ed è un sacrificio..conquistarle..
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