abisso profondo

Post N° 6


Il Sesso, i surrogati di felicità, la Voracità e il Desiderio, compreso quello che non si realizzail Desiderio se non può realizzarsi diventa un mostro feroce che ti divora dall’interno.Un umore un sapore un movimento un torpore, Questo sento sentire animale vaga nell’anima, a caccia di cuore a caccia di amore. Trova spesso imitazione di vita senza colore. Il sesso è un linguaggio, privarsi del sesso dimezza le potenzialità dell’esistenza, fare cattivo sesso diminuisce la qualità della stessa. Attraverso le mie tele rifletto su due aspetti della sessualità, quello in cui il sesso è espressione dell’animalità dell’essere umano e l’altro in cui la passione devasta come un’arma nucleare l’anima e il corpo, dando vita a livelli di intensità unici. Nel primo caso non parlo necessariamente di episodi legati alla violenza carnale quanto mi interessa focalizzare il senso di solitudine che a volte si cela dietro episodi di sesso in cui, pur tra persone consenzienti, manchi la minima affinità, scelta e complicità. Tutti elementi importanti che mancano. Si fa sesso lo stesso pur di vivere un momento breve di condivisione. Una riflessione che si divide tra l’interessante contrasto essere-umano-evoluto e essere-animale vivente in noi. La ricerca di veloci soddisfazioni che spesso terminano in surrogati di felicità, surrogati di vita. La realtà ideale spesso viene frenata e brutalizzata dalla realtà reale, la sola che effettivamente si vive. Spesso ciò che effettivamente si vuole non capita. A volte ci si accontenta di trovare un’imitazione del proprio desiderio. La prima regola per non sentirsi frustrati è quella di non accontentarsi. Soprattutto in ambito sentimentale si corre il rischio di perdere l’orientamento, trovandosi poi a vivere tra due fuochi, da un lato la necessità di inseguire il desiderio e il sogno, dall’altra la pressione applicata dalla solitudine e dalla necessità di affetto e amore. Spesso tale compressione interiore si tramuta in una sensazione di squallore,di fame mai appagata. Ciò che si avrebbe voluto alla fine è scomparso o non è mai arrivato, ciò che si vive diventa un surrogato di emozioni. Il vuoto lasciato da alcune esperienze a volte è la sola eredità di un incontro nato e terminato nel giro di poche ore. Nel secondo caso invece la passione è conseguenza di un legame profondo. Essa genera uno stato inebriante permanente, la più potente delle droghe è il coinvolgimento sentimentale-emozionale sessuale tra due esseri viventi. Il coinvolgimento favorisce un livello di vita qualitativamente superiore e aumenta le potenzialità percettive e creative dell’individuo. La più potente forma di energia prodotta dall’essere umano. La controindicazione in questo caso è semmai da focalizzare nella paura di perdere ciò che si ha. Se poi si presenta il conto da pagare, perdita o tradimento, è preferibile che avvenga dopo un’esperienza potente. Dopo un’abbondante indimenticabile mangiata di umanità