Fotografie dal mondo
le cose che vedo intorno...Ho letto recentemente "I maestri dell'orzo - La saga degli Steenfort", fumetto belga sceneggiato da Jean Van Hamme, Disegnato da Francis Vallès.
Come già evidenziato dal sottotitolo, è una saga familiare di più di 300 tavole, che narra le vicende degli Steenfort e di come riescono a diventare giganti della produzione di birra, che in Belgio è rispettata come in Italia e in Francia la tradizione vinicola.
La storia inizia nel 1854, in un monastero trappista, dove il giovane novizio Charles Steenfort, cade nella tentazione della carne, scoperto ritorna in paese dove inizia a produrre birra in concorrenza con il birraiolo locale, il "boss" del paese. Le vicende continueranno nel corso di altri periodi, tra cui la prima guerra mondiale, gli anni '70 per finire ai giorni nostri. Anche l'ambientazione storica circostante influisce molto nel corso degli eventi, il socialismo, il nazionalismo, la guerra, gli scioperi, l'allargamento dell'economia nella seconda metà del secolo scorso che ha comportato la scomparsa del 90% delle aziende produttrici di birra del Belgio. Sopravvive chi riesce ad ingigantirsi e a distribuire in sempre più ampli mercati oppure chi rimane piccolo e vende ad una nicchia ristretta di appassionati.
La sceneggiatura è sapientemente articolata da Van Hamme, con un ritmo che tiene incollati al libro, ricco di colpi di scena, ma anche di passaggi che lascia intuire al lettore. I personaggi sono i classici di tutte le saghe familiari e anche gli eventi narrati: buoni di cuore e arrivisti senza scrupoli, tradimenti e alleanze a sorpresa, vendette, amori veri, matrimoni combinati, baci e spari.
I disegni sono molti curati, specialmente nel riprodurre l'abbigliamento storico e le ambientazioni. I tratti sono lineari e precisi. Vallès si ispira ad alcuni dei grandi del fumetto d'autore come Moebius e Milo Manara.
Lo consiglio vivamente a tutti, e' edito da PaniniComics e distribuito da Repubblica, si trova ancora facilmente anche in edicola.
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Qualche giorno fa, sono capitato in un blog che narrava un viaggio in una terra che amo moltissimo, anche se la vidi solo nella mia infanzia ma ancora oggi è impressa nella mia memoria, il sud ovest degli States. Quindi stati come il New Mexico, Utah, Nevada, Colorado, Texas, Oklahoma, etc etc
Questo Blogger diceva che non gli stavano tanto simpatici gli indiani d'america, xchè invece di rubare dalle macchine dei turisti avrebbero dovuto lavorare onestamente e adeguarsi alla buona vecchia vita Americana (quindi frequentare di più i fastfood, giocare a golf anche se sono dei morti di fame, seguire il baseball, nascar e tutte le altre amenità tipiche dell'american life).
Fa l'errore che contraddistingue il turista dal viaggiatore, si ferma alla realtà apparente, senza interrogarsi su cosa possono provare i figli di uno, anzi di centinaia di popoli guerrieri, ridotti a fare i pagliacci per i figli dei turisti... umiliati da una società diversa che non accettano e da cui non sono accettati.
in 4a ginnasio avevo un diario della seven, aveva foto bellissime che raccontavano un viaggio nel sud degli states in mountain bike a raccogliere lattine... cominciava con una canzone indiana.
Ieri
Ho seppellito il mio cuore
Qui
Dove la terra è ancora terra
Dove l'acqua è ancora acqua
Dove l'aquila vola ancora in alto
Dove il vento è ancora vento
Dove il sole brilla sulle mani
Dove la primavera quando si sveglia
Fa germogliare le tenere gemme
Della nuova vita
E, se ti fermi
Anche solo per un attimo
Senti bisbigliare
I canti dei nostri padri
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Il nuoto sincronizzato è uno sport relativamente recente. Una disciplina molto moderna e intelligente. Solo femminile unisce la la ginnastica, il nuoto e la danza. E' richiesta una acquaticità assolutà, nella respirazione e nell'apnea, nei tuffi e la capacità di eseguire senza problemi figure quali la spaccata, la squadra, gli slanci etc etc.
Le coreografia eseguite a ritmo di musica e in totale sincronia si ispirano a temi vari, spesso legati alla storia e alla cultura della nazione.
Concorrono anche nella preparazione dell'esercizio anche i truccatori e i disegnatori dei costumi. Lo sport come teatro e quindi come arte.
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Sia il setterosa che il settebello hanno iniziato le fasi di qualificazione al torneo con una sconfitta, non è compromesso nulla, gli avversari come sempre quando battono l'Iitalia nella pallanuoto hanno festeggiato come se avessero vinto la finale olimpica.
E' abbastanza ricorrente che le squadre italiane comincino con un passo falso le grandi manifestazioni mondiali e olimpiadi, molte volte queste sconfitte, dovute dal carattere difficile delle squadre nostrane molto spesso è stata seguita da grandiosi tronfi. Speriamo bene.
nella foto Valerie Dionne esulta dopo aver segnato, dietro Cinzia Ragusa.
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Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 02:33
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 06:18
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 06:17
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 05:50
Inviato da: lottergs
il 24/03/2009 alle 05:23