senza contratto

Non capisco come tu possa trovare vuoto profilo e blog nonostante tu dica che le parole sono "belle" .... per te è indispensabile l'identificazione anagrafica e geografica per poter dare peso a quei sentimenti, a quelle sensazioni, a quelle idee che cerco di trasmettere nel blog con parole o immagini? La persona per cui ho scritto queste parole conosce tutto di me, mentre a chi legge cio' che scrivo dove io possa abitare, che lavoro io faccia o come mi chiami non credo possa interessare più di tanto. Nelle parole che qui scrivo espongo me stessa molto di piu' che non dicendoti dove risiedo... non credo di risultare un anonimo "nessuno"

Profilo bello... belle frasi... bei pensieri... Però, al di là della copertina patinata, resti un pò vuota e anonima. Peccato... un pò di coraggio in più, quando si scrivono i profili... non può che renderli più belli. Continuerò a domandarmi come mai alcune persone scelgano di omettere volutamente la città in cui vivono e una serie di altre notizie che non ne svelano l'identità, pur contribuendo a renderle più vicine alla realtà, invece di farle esistere solo come insieme di parole che... in questo modo... provengono da "nessuno"...

concordo... anche se continuo a pensare che esiste quel piccolo passo in piu' che è "dominio e sottomissione" dove l'appartenenza è un gioco di sottile erotismo che amplifica ogni cosa, vissuto all'interno di un rapporto d'amore permette abbandono totale e esplorazione di fantasie senza timore alcuno di sopraffazione, ma di sola condivisione. Ecco allora che lasciarsi legare o bendare o altro diventa un modo per inoltrarsi in sensazioni sempre piu' intense, mettendosi letteralmente "nelle mani dell'altro".

Nel concetto di "dominio" non c'è amore. Si ricerca esclusivamente il piacere. Spesso ci si usa. Difficile distinguere chi sia lo schiavo e chi sia il padrone in fondo. Si può paragonare a qualsiasi rapporto di sesso. Ognuno prova piacere in modo diverso. Ma quando in un rapporto di sesso c'è l'amore tutto cambia. E allora il concedere il proprio corpo all'altro, mettersi letteralmente nelle mani dell'altro significa esprimere qualcosa che è invisibile in quanto fa parte della sfera dei sentimenti. Diventa un palesare l'amore che si sente dentro. Questo è ciò che penso. :)

Hai salito ben più di un gradino affidandoti a me... E questi sono solo i primi di una lunghissima serie. E' dolce la tua reazione, una dolcezza che sento come un'offerta intima e preziosa. Stringimi la mano, e offriti ancora, ancora più a fondo, ancora di più...

Ma infatti mica dobbiamo essere d'accordo per forza. Questo è ciò che penso io. Chiamalo limite ma senza amore non è una pratica che mi dia piacere. Allo stesso tempo però termini dicendo che quando diventa parte di un rapporto d'amore crea un legame molto forte...e allora mi viene il dubbio che non si siano dette cose molto diverse.

Gli errori fatti per leggerezza, per dimenticanza possono causare irritazione o persino ferire, ma non parlare di squallore, tu non sei squallida, sei dolcissima e tenera e sono sicura che chi sta al tuo fianco sa capire, e sa riconoscere il tuo valore... un sorriso Lady, dolce come te

Non concordo con te, la sottomissione non è un atto d'amore, è un atto che puo' avere un suo senso anche al di fuori di un coinvolgimento emotivo: diventa un gioco sensuale che ha in ogni caso una sua ragione d'esistere. Come anche nell'amore non è indispensabile esista sottomissione, ma può esserci corresponsione, complicità, parità. Quando invece la sottomissione diventa parte di un rapporto d'amore si crea un legame molto forte , molto intenso, particolare e forse condiviso, apprezzato da pochi.

Già…sono gli errori banali quelli che fanno più male, le cose dette per leggerezza, le dimenticanze, tutte cose facilmente evitabili…e quando poi ricado nei momenti più impensati negli stessi errori mi sento quasi squallida…

Ho sempre pensato che se la sottomissione è un atto d'amore ed è reciproco sia la cosa più bella che si possa immaginare....