Fra pochi giorni da me si vendemmia, alcuni hanno già cominciato. Ho una vigna di moscato d'Asti, piccola, 2 ha, ma in questa zona la maggior parte degli appezzamenti è di piccole dimensioni.La gente di città ha una visione completamente distorta del mondo agricolo, un'idea bucolica, da albero degli zoccoli. In realtà non esiste niente di più globalizzato dell'agricoltura. La vita di un agricoltore, come di chiunque abbia un'attività in proprio, si consuma per metà negli adempimenti burocratici, ma questo meriterebbe un altro post.La zona di produzione del Moscato d'Asti DOCG è abbastanza ampia, si estende fra la provincia di Asti, quella di Cuneo e quella di Alessandria. La grandissima parte degli agricoltori (me inclusa) vende l'uva alle aziende che fanno l'Asti Spumante, Gancia, Martini, Riccadonna, Fontanafredda, ecc. L'Asti è uno spumante dolce, in Italia ha poco successo, viene prodotto in grandi quantità e venduto prevalentemente all'estero. Gli italiani prediligono lo spumante secco, ma tecnicamente bere un vino secco con il dolce è un errore.Con l'uva moscato si produce anche il vino Moscato d'Asti, detto anche "tappo raso", per distinguerlo dallo spumante. Il Moscato, anche se è frizzante, è un vino, anch'esso dolce. Rispetto all'Asti spumante, consente di apprezzare di più l'aroma originario dell'uva moscato e noi "locali" lo preferiamo allo spumante. Un bel bicchiere di Moscato con un dolce al cucchiaio dal sapore non troppo intenso (una panna cotta per esempio) o meglio ancora con il panettone o, apoteosi, con la nostra torta di nocciole, è la morte sua.
Vendemmia - Il moscato
Fra pochi giorni da me si vendemmia, alcuni hanno già cominciato. Ho una vigna di moscato d'Asti, piccola, 2 ha, ma in questa zona la maggior parte degli appezzamenti è di piccole dimensioni.La gente di città ha una visione completamente distorta del mondo agricolo, un'idea bucolica, da albero degli zoccoli. In realtà non esiste niente di più globalizzato dell'agricoltura. La vita di un agricoltore, come di chiunque abbia un'attività in proprio, si consuma per metà negli adempimenti burocratici, ma questo meriterebbe un altro post.La zona di produzione del Moscato d'Asti DOCG è abbastanza ampia, si estende fra la provincia di Asti, quella di Cuneo e quella di Alessandria. La grandissima parte degli agricoltori (me inclusa) vende l'uva alle aziende che fanno l'Asti Spumante, Gancia, Martini, Riccadonna, Fontanafredda, ecc. L'Asti è uno spumante dolce, in Italia ha poco successo, viene prodotto in grandi quantità e venduto prevalentemente all'estero. Gli italiani prediligono lo spumante secco, ma tecnicamente bere un vino secco con il dolce è un errore.Con l'uva moscato si produce anche il vino Moscato d'Asti, detto anche "tappo raso", per distinguerlo dallo spumante. Il Moscato, anche se è frizzante, è un vino, anch'esso dolce. Rispetto all'Asti spumante, consente di apprezzare di più l'aroma originario dell'uva moscato e noi "locali" lo preferiamo allo spumante. Un bel bicchiere di Moscato con un dolce al cucchiaio dal sapore non troppo intenso (una panna cotta per esempio) o meglio ancora con il panettone o, apoteosi, con la nostra torta di nocciole, è la morte sua.