Senza fallo

Come sopravvivere alla Prima Comunione (terza parte)


Nel frattempo ho disinnescato la bomba costituita dal pranzo a casa mia, riuscendo a convincere l'ex che è meglio andare al ristorante. Questo placa i miei timori peggiori. L'ex nicchiava per via dell'aspetto economico della faccenda, ma alla fine abbiamo trovato un compromesso non troppo dispendioso, prenotando nel ristorantone del mio paese. Lo chiamo così nonostante non sia particolarmente grande, perché è una di quelle trattorie di paese di una volta. Mentre ora i locali sono diventati tutti fighetti, servono il pre-antipasto e il vino al bicchiere come in città, quello è rimasto praticamente lo stesso da decenni.La fama di questa trattoria presso i forestieri è tale che il mio paese viene identificato come il posto dove c'è questo ristorante. Dalla Liguria, da Torino, vengono a ingozzarsi di antipasti e tajarin, tutto servito dai camerieri nella quantità desiderata, con il rituale "ripasso", cioè il secondo passaggio che consente di fare il bis.Il mio entusiasmo per questo genere di locale è contenuto. Anche se non sono una fighetta cittadina (di quelli che bevono il prosecco, per intenderci), sono abbastanza snob da trovare la qualità di questa ristorazione vintage non eccelsa. Ma va bene, per una volta può andare. Tanto i parenti dell'ex sono tutti foresti, quindi per loro è grasso che cola. Da parte mia:- amica1 è a dieta- amica2 mangia come un passerottino- fidanzo di amica1 è foresto, qundi ok- madre di amica1 è di bocca buona- mia madre è rinco- a mio figlio piace- e io... be', io mi sono fatta una canna :-)