Interrompo di nuovo la serie dei post didascalici per comunicare un'importante novità. E' stato rinvenuto il cadavere di Gigi. Per chi si fosse messo in ascolto in questo momento, Gigi è, o meglio era, il mio topino da compagnia.Dopo gli avvistamenti di cui al tops... ehm... post 260, l'avevo visto soltanto un'altra volta, sempre sulla traiettoria cassetta della legna - sotto il divano. Però in quell'occasione sul divano c'era mio figlio e quindi ho fatto finta di niente per non spaventarlo. Non ricordo quando è successo, ma sono passati diversi giorni. Nel frattempo il veleno era stato intaccato, sia quello giù in lavanderia, sia quello sotto al lavello in cucina.Oggi pomeriggio la colf caccia un urlo, e con un balzo si fionda dal soggiorno nel mio studio. Il topo, penso subito. Sì, mi dice, mentre riprende fiato a fatica, morto sotto al divano. Lei ovviamente si è rifiutata di avvicinarsi finché non ho rimosso il cadavere. Chissà da quanto era lì. Non mostrava segni di decomposizione, ma forse questo è dovuto all'azione rinseccante del veleno: sottoporlo ad esame autoptico non mi sembrava il caso.L'ho osservato con attenzione, prima di farlo volare giù dalla collina con il famoso lancio del topo dalla paletta, alla maggior distanza possibile, come fosse una nuova disciplina olimpica. Era molto piccolo in effetti e, parlandone da vivo, onestamente anche piuttosto carino. Pace all'anima sua, ma temo non fosse né orfano né figlio unico.Però sono insoddisfatta di me stessa, mi sono comportata come una donnetta del cazzo. Una vera blogger l'avrebbe almeno fotografato.
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Interrompo di nuovo la serie dei post didascalici per comunicare un'importante novità. E' stato rinvenuto il cadavere di Gigi. Per chi si fosse messo in ascolto in questo momento, Gigi è, o meglio era, il mio topino da compagnia.Dopo gli avvistamenti di cui al tops... ehm... post 260, l'avevo visto soltanto un'altra volta, sempre sulla traiettoria cassetta della legna - sotto il divano. Però in quell'occasione sul divano c'era mio figlio e quindi ho fatto finta di niente per non spaventarlo. Non ricordo quando è successo, ma sono passati diversi giorni. Nel frattempo il veleno era stato intaccato, sia quello giù in lavanderia, sia quello sotto al lavello in cucina.Oggi pomeriggio la colf caccia un urlo, e con un balzo si fionda dal soggiorno nel mio studio. Il topo, penso subito. Sì, mi dice, mentre riprende fiato a fatica, morto sotto al divano. Lei ovviamente si è rifiutata di avvicinarsi finché non ho rimosso il cadavere. Chissà da quanto era lì. Non mostrava segni di decomposizione, ma forse questo è dovuto all'azione rinseccante del veleno: sottoporlo ad esame autoptico non mi sembrava il caso.L'ho osservato con attenzione, prima di farlo volare giù dalla collina con il famoso lancio del topo dalla paletta, alla maggior distanza possibile, come fosse una nuova disciplina olimpica. Era molto piccolo in effetti e, parlandone da vivo, onestamente anche piuttosto carino. Pace all'anima sua, ma temo non fosse né orfano né figlio unico.Però sono insoddisfatta di me stessa, mi sono comportata come una donnetta del cazzo. Una vera blogger l'avrebbe almeno fotografato.