Senza fallo

Viaggio in Sicilia – Aneddoto del traghetto


Dialogo via SMSmeninas: Non solo ho la macchina al livello A (l'ultimo a sbarcare, n.d.R.), non solo sono nella stessa sala poltrone di merda dell'andata, ma ho anche l'unica poltrona sporca della sala. Ho chiesto che me la puliscano, se lo sono segnati su un post it che probabilmente hanno cestinato appena ho girato le spalle. Se non la puliscono vado a bivaccare nel sottoscala e mi devono portare via con la forza.amica: Brava, un bel sit-in di protesta!(più tardi)meninas: Poltrona pulita ma ho dovuto rimorchiarmi l'inserviente.amica: Spero che il gioco valga la candela...meninas: Mah... adesso l'ho temporaneamente scaricato intanto che mangiavo, ma poi vuole offrirmi il gelato.amica: E mo' ti passa...meninas: Vedremo, siamo 2600 su questa nave, non è detto che mi ritrovi.amica: Ma le poltrone sono fisse! O no?meninas: Sì, ma alla poltrona ci vado più tardi. Non siamo ancora partiti, come puoi notare dal fatto che mando messaggi.amica: Dai, un gancio tra il personale può fare comodo.meninas: Già, anche se non è esattamente ai massimi vertici della gerarchia.amica: Beh, sul Titanic era Di Caprio che conosceva i posti più divertenti!meninas: Ecco, sul Titanic.Insomma, arrivo su 'sto traghetto e mi ritrovo la poltrona sporca: sembrava ci avessero versato del succo o qualcosa del genere. Vado quindi dal tizio che sta dando indicazioni per far entrare la gente in sala e chiedo che mandi qualcuno a pulirla. Mi dice che devo rivolgermi alla reception, loro manderanno subito un ragazzo. Sembra molto convinto.Vado alla reception, in fila con parecchia altra gente imbufalita per ragioni assortite. Quando viene il mio turno, espongo il problema e l'addetto prende nota. Torno alla poltrona in fiduciosa attesa. Un opinionista nei pressi osserva: "Ma davvero lei aspetta che vengano a pulirla? Le conviene prendere qualcosa e pulirsela lei. Una volta avevo una cabina con le lenzuola sporche, sono venuti a cambiarmele alle 7 del mattino".Scoraggiata dal pessimismo del mio interlocutore, abbandono la postazione per dedicarmi ai cazzi miei e in attesa di sviluppi decido di salire sul ponte. Mentre sto per giungere in cima alle scale, quello che pare essere un membro dell'equipaggio, mi apostrofa: "Signora, c'è anche l'ascensore". Ora, io mi reputo piuttosto in forma e non mi sembrava né di arrancare così penosamente, né di essere così vecchia da far temere per le mie coronarie. Quindi, al solerte giovanotto stavo per rispondere di farsi una paccata di cazzi suoi; quando vedo che sta spingendo un carrello carico di rotoli di carta igienica.- Ma lei è un addetto alle pulizie? - chiedo, dimenticando scale e ascensore.Avrebbe forse voluto dirmi che era il capitano, ma le circostanze lo rendevano poco plausibile.- Bene! - aggiungo – Potrebbe venire a pulire la mia poltrona?- Ah, era lei quella della poltrona! Sala Dalì, numero 150, sono andato ma c'era della gente seduta che non ne sapeva niente...- Noooo! Era la 250! - Il qui pro quo puzza un po' di balla. - Va be', non fa niente, venga con me.Deposita la carta igienica, si arma di straccio e mi accompagna all'altro capo della nave. Nel frattempo passa al tu, mi chiede come mi chiamo, da dove vengo, ecc. Dopo di che Giovanni pulisce con solerzia la mia poltrona 250, e in seguito mi scorta in giro per la nave, raccontandomi quello che lui suppone dovrebbe fare colpo su un campione rappresentativo di esponenti del gentil sesso, tipo che sa leggere le carte o fare i massaggi. Ci manca soltanto che mi dica che balla il latino (non parla, eh, balla) e il quadro sarebbe completo. Vorrebbe offrirmi il caffé ma è l'ora di cena, dico io.Mi accompagna quindi sul ponte dove io consumerò i miei panini, invitandomi nel frattempo a trasgredire una mezza dozzina di regole della nave.- Ma non devi lavorare? - chiedo.Si mostra un po' evasivo al riguardo, comunque alla fine mi lascia sul ponte, non prima di avermi chiesto se più tardi può offrirmi un gelato, peraltro mostrando qualche esitazione sulle mie rassicurazioni che mi avrebbe senz'altro ritrovata. Vabbé, io mi sono eclissata e la storia finisce qui.Ma lo strascico divertente è quello del giorno dopo. In coda alla toilette ci sono delle signore che lamentano la scarsa pulizia della nave, mostrandosi altresì perplesse sui tempi in cui le pulizie stesse vengono effettuate.- Pensi che ieri eravamo già sedute tranquillamente in sala Dalì, ed è venuto uno che mi ha fatta alzare per disinfettare la poltrona!