Il centro di Trapani è una piccola penisola con il porto da una parte e un lungomare con una spiaggia dall'altra. L'idea che si possa fare il bagno in città la trovo fantastica: magari non saranno spiagge da sogno, ma l'acqua è misteriosamente pulita. Per contro questo fatto di avere il mare da due lati mi destabilizza e mi fa perdere l'orientamento. Che è 'sta cosa? Il mare deve stare in un posto ben preciso dove si possa essere sicuri di trovarlo: questo mare che sta un po' di qua e un po' di là fa una gran confusione.A Trapani non c'è moltissimo da vedere, anche se la città è gradevole e le vie del centro inaspettatamente eleganti. La cosa più interessante è una chiesa in cui ci sono delle sculture di legno, i cosiddetti Misteri, che rappresentano immagini della Passione e che vengono portate in processione fra il venerdì e il sabato santo. Credo che questa processione meriti proprio di essere vista.Per il resto la cosa notevole di Trapani è la movida notturna. Sono solo tre vie del centro, ma c'è un'animazione pazzesca. All'una di notte stavano ancora tutti in giro, vie e piazze completamente piene, bar affollati, ristoranti con gente che mangia a tutte le ore. Vabbé che era Ferragosto, ma mi dicono che è sempre così.A Trapani si mangia il cous cous di pesce, che è una gran bella invenzione. E a pranzo si può fare uno spuntino (si fa per dire, perché le dosi sono sempre abbondanti) con il pani cunzatu, un panino con olio, pomodoro e acciughe.Con la funicolare si sale a Erice, sulla collina che sovrasta la città. Erice è carina, anche se le sue vie affollate di turisti e souvenir ne fanno un po' un ciapa ciapa. Ma basta poco per allontanarsi dalla pazza folla: il piccolo e interessante museo è quasi deserto e anche il castello è piuttosto tranquillo, forse perché le tariffe dei biglietti non sono incoraggianti. Se ci si avventura fino al Quartiere Spagnolo non si trova più nessuno. Un'insolita fortuna ha accompagnato la mia vacanza, per cui ho visto Erice con il sole e, mentre stavo per andarmene, è salita la nebbia, che pare sia una caratteristica quasi perenne del luogo e, per certi versi, ne alimenta il fascino.
Viaggio in Sicilia – Trapani
Il centro di Trapani è una piccola penisola con il porto da una parte e un lungomare con una spiaggia dall'altra. L'idea che si possa fare il bagno in città la trovo fantastica: magari non saranno spiagge da sogno, ma l'acqua è misteriosamente pulita. Per contro questo fatto di avere il mare da due lati mi destabilizza e mi fa perdere l'orientamento. Che è 'sta cosa? Il mare deve stare in un posto ben preciso dove si possa essere sicuri di trovarlo: questo mare che sta un po' di qua e un po' di là fa una gran confusione.A Trapani non c'è moltissimo da vedere, anche se la città è gradevole e le vie del centro inaspettatamente eleganti. La cosa più interessante è una chiesa in cui ci sono delle sculture di legno, i cosiddetti Misteri, che rappresentano immagini della Passione e che vengono portate in processione fra il venerdì e il sabato santo. Credo che questa processione meriti proprio di essere vista.Per il resto la cosa notevole di Trapani è la movida notturna. Sono solo tre vie del centro, ma c'è un'animazione pazzesca. All'una di notte stavano ancora tutti in giro, vie e piazze completamente piene, bar affollati, ristoranti con gente che mangia a tutte le ore. Vabbé che era Ferragosto, ma mi dicono che è sempre così.A Trapani si mangia il cous cous di pesce, che è una gran bella invenzione. E a pranzo si può fare uno spuntino (si fa per dire, perché le dosi sono sempre abbondanti) con il pani cunzatu, un panino con olio, pomodoro e acciughe.Con la funicolare si sale a Erice, sulla collina che sovrasta la città. Erice è carina, anche se le sue vie affollate di turisti e souvenir ne fanno un po' un ciapa ciapa. Ma basta poco per allontanarsi dalla pazza folla: il piccolo e interessante museo è quasi deserto e anche il castello è piuttosto tranquillo, forse perché le tariffe dei biglietti non sono incoraggianti. Se ci si avventura fino al Quartiere Spagnolo non si trova più nessuno. Un'insolita fortuna ha accompagnato la mia vacanza, per cui ho visto Erice con il sole e, mentre stavo per andarmene, è salita la nebbia, che pare sia una caratteristica quasi perenne del luogo e, per certi versi, ne alimenta il fascino.