La mazurka klandestina, o skeggia nella sua versione più piccola, è un raduno spontaneo di gente che si ritrova per ballare. Per potersi definire tale, deve seguire delle regole ben precise. Non deve essere un evento organizzato con modalità ufficiali, manifesti, notizie sui quotidiani o sui siti; la diffusione è totalmente affidata al passaparola e ai social. Deve essere rigorosamente gratuita, nessuno paga o viene pagato per la sua partecipazione. In genere si balla con la musica registrata, ma a volte possono anche esserci dei musicisti, che però partecipano in forma individuale e gratuita. Spesso si portano cibi o bevande da condividere.Si chiama clandestina perché in teoria sarebbe illegale, dato che non si richiedono permessi alle autorità e soprattutto non si foraggia quell’associazione per delinquere che prende il nome di SIAE. In realtà questi raduni sono tutt’altro che segreti e nelle grandi città spesso si svolgono in posti centralissimi. Le autorità chiudono un occhio o anche tutt’e due, visto che la musica non è ad alto volume e i partecipanti non causano problemi di ordine pubblico.
La mazurka Klandestina
La mazurka klandestina, o skeggia nella sua versione più piccola, è un raduno spontaneo di gente che si ritrova per ballare. Per potersi definire tale, deve seguire delle regole ben precise. Non deve essere un evento organizzato con modalità ufficiali, manifesti, notizie sui quotidiani o sui siti; la diffusione è totalmente affidata al passaparola e ai social. Deve essere rigorosamente gratuita, nessuno paga o viene pagato per la sua partecipazione. In genere si balla con la musica registrata, ma a volte possono anche esserci dei musicisti, che però partecipano in forma individuale e gratuita. Spesso si portano cibi o bevande da condividere.Si chiama clandestina perché in teoria sarebbe illegale, dato che non si richiedono permessi alle autorità e soprattutto non si foraggia quell’associazione per delinquere che prende il nome di SIAE. In realtà questi raduni sono tutt’altro che segreti e nelle grandi città spesso si svolgono in posti centralissimi. Le autorità chiudono un occhio o anche tutt’e due, visto che la musica non è ad alto volume e i partecipanti non causano problemi di ordine pubblico.