Creato da: meninasallospecchio il 28/04/2012
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Post n°7 pubblicato il 03 Maggio 2012 da meninasallospecchio
Questo è un pezzo vintage, che ho scritto nel 2008, quando mi sono iscritta a Facebook. Evidentemente avevo poca familiarità con l'uso sociale della rete, da allora è passata parecchia acqua sotto ai ponti, ma appunto... erano considerazioni da babbiona. Prima puntata. Incuriosita da tanto sentirne parlare, mi iscrivo a Facebook. Cerco le persone che conosco e non trovo NESSUNO. Questo nonostante io sia sempre stata persona piuttosto socievole; oltretutto ho lavorato in una grande azienda in cui conoscevo centinaia di persone, anche all'estero. Nessuno. Trovo soltanto il mio ex-marito con cui siamo in buoni rapporti e ci scriviamo via mail. Gli scrivo per dirglielo. Mi risponde: FB non è roba per noi, siamo troppo vecchi. Parla per te. Dopo alcuni giorni mi scrive uno sconosciuto al quale non rispondo. Mi scrivono anche 2 tizie che conosco e delle quali facevo anche a meno. Rispondo e ora una mi propone addirittura di incontrarci. Che si fa in questi casi? Mi scrive un mio ex. All'epoca remotissima dell'università abbiamo trombato come ricci per 2 o 3 mesi. Avevamo 19 anni e, pur non essendo di primissimo pelo né io né lui, dovevamo un po' farci le ossa, per cui abbiamo fatto parecchi... esperimenti. Non propriamente una storia d'amore, ma neanche una cosa che si dimentica. Mi scrive: sono X Y (nome e cognome), eravamo compagni di università (!?), ti ricordi? (!!!!) Ma come, ti ricordi? Abbozzo 3 ipotesi. Rispondo: certo che mi ricordo, senza ulteriori commenti. Mentre sto ancora rimuginando sulle ipotesi di cui sopra, un secondo messaggio chiarisce che l'interpretazione corretta è la b (!). Scrive il tizio: mi sono sempre chiesto che cosa avessi fatto, eri la migliore del corso (quasi, n.d.r.), mi aspetto sempre di trovarti in prima pagina su qualche rivista. Quinta puntata. Una sera chatto con il mio ex. Mi parla SOLO di lavoro. La cruda verità è che lui si ricorda di me non come bomba del sesso ma come prima della classe. Del resto, ripensandoci, era così anche allora: io lo aspettavo ansiosa per fare sesso e lui si presentava con qualche esercizio di Analisi II da correggere o da farsi spiegare. Come i bambini poveri di don Bosco che per vederlo camminare sul filo dovevano prima dire la preghiera, così io per trombare dovevo prima pupparmi un paio di serie matematiche. Del resto mi ha lasciata lui, forse erano finiti gli scritti del primo semestre. Dannato tamarro opportunista. Il giorno dopo arriva una richiesta di amicizia da quel nome: non ci penso neanche un istante e accetto. Vado a vedere e trovo che la tizia ha la mia età e un inquietante indirizzo di mail che non corrisponde per nulla al nome.
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