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« I gambalettiLa sauna »

Evernote

Post n°387 pubblicato il 18 Dicembre 2014 da meninasallospecchio

Ogni tanto scopro qualcosa che mi cambia la vita, come il filmatino che ho visto su Facebook e che insegna a piegare le lenzuola con gli angoli: veramente strepitoso. O Evernote.

Evernote è un'app gratuita che gira sul PC e sul cellulare Android (forse anche sugli altri). Una volta devo essere capitata per caso su un sito con una classifica delle app più usate o più apprezzate e ricordo che ai primi posti c'era proprio Evernote. Detto fatto, l'ho installata. Dopo di che, come il 70% delle app che ho sul cellulare, è rimasta a lungo inutilizzata. Finché non ho avuto l'illuminazione.

Avete presente la lista della spesa? Il foglietto giace in qualche angolo della cucina o del soggiorno. Ogni volta che ti accorgi che manca qualcosa, appena possibile, lo scrivi sul foglietto: spaghetti, sale grosso, dentifricio. La lista si allunga. Finché, dopo qualche giorno, esci per fare la spesa. E naturalmente dimentichi il foglietto a casa. Al supermercato tiri giù due madonne e poi chiami a raccolta i neuroni residui nel tentativo di ricordarti quello che avevi scritto. Ti sembra di avercela fatta. Ma quando arrivi a casa l'infido foglietto è lì pronto a ricordarti che hai dimenticato proprio la cosa più essenziale.
Un po' come se avessi mandato il marito a fare la spesa. Con il foglietto, s'intende.

E quindi, che cosa faccio con Evernote? Tenete presente che ho il PC sempre acceso, per lavoro o cazzeggio. Ma nel caso fosse spento c'è sempre il cellulare. Dico il PC perché io sono antica e a digitare sullo smartphone mi viene l'artrite. Comunque sul PC ho Evernote aperto. Ci sono diverse note, ma non manca mai quella dal titolo "Lista spesa". Ogni volta che finisco il parmigiano o lo scottex vado al PC e scrivo. Non c'è bisogno di salvare, si salva da solo ogni pochi minuti: si chiama sincronizzazione. La mia lista della spesa finisce lassù nel cloud, fra i cherubini e i serafini.

Ora, inutile dire che tutti noi usciamo di casa piuttosto senza mutande ma mai senza cellulare. Quindi il rischio foglietto è scongiurato. Al supermercato, sotto gli sguardi perplessi delle commesse del banco, sfodero il mio smartphone e apro Evernote. Ed ecco lì la mia lista della spesa, direttamente dal regno dei cieli, aggiornata all'ultima release. Oltretutto, considerate che io sono single e quindi mi aggiorno tutto da sola. Ma pensate al vantaggio di poter condividere la lista della spesa con tutta la famiglia. Avete detto al marito di andare al supermercato prima di rincasare? Per tutto il giorno potete aggiungere item alla lista e lui se la troverà automaticamente aggiornata sul suo smartphone. Non è meraviglioso?

Mai più senza. Dopo la spesa, ho trovato altri impieghi di Evernote. Ormai lo uso per ogni tipo di appunti, anche di lavoro, così sta tutto in un posto ed è sempre reperibile anche quando sono in giro. L'ultimo impiego che ho individuato è una nota, anche questa perpetua come Lista spesa, con le cose da dire al mio ex. Io e lui abbiamo ancora un'ingestibile quantità di interessi insieme: il principale è il figlio, ovviamente, ma ci sono un sacco di altre grane. Del 98% di queste grane, figlio incluso, mi occupo io. Per il rimanente 2% devo ricordare a lui di occuparsene, altrimenti non ci pensa. Questo lo faccio con ogni mezzo: SMS, mail, Skype, Whatsapp, Dropbox. Detto così sembro una cagacazzi, ma vi prego di ricordare la proporzione 2 – 98. Comunque alla fine la vecchia sana conversazione telefonica è sempre il metodo più efficace. Perciò mi segno su Evernote tutte le cose di cui devo parlargli, così quando ci sentiamo gliele dico tutte insieme. E' un esperimento che ho iniziato oggi.

E subito mi è balzata agli occhi una peculiarità. Quando faccio la spesa, tornata a casa, a meno che non ci sia qualcosa che non ho trovato, svuoto completamente la nota dal titolo Lista spesa. Oggi, dopo aver parlato al telefono con il mio ex, mi accingevo a fare lo stesso con la lista a lui dedicata. Ma subito mi sono resa conto che nella nostra prossima conversazione dovrò nuovamente ricordargli le cose di cui abbiamo parlato oggi, l'80% delle quali lui non avrà fatto. 80% è una stima ottimistica. Quindi quella nota non verrà mai svuotata. Si potrebbe chiamare Forevernote.

Evernote

 
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Ricevuto in data 20/12/14 @ 10:41
Ieri sera sono andato ad ascoltare Petrina. La sorte ha voluto che tornasse su quel palco dove si... (continua)
 
Commenti al Post:
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 18/12/14 alle 22:39 via WEB
Anch'io mi segno tutto, ma non su evernote, non sul PC e neppuire sul cellulare.
Troppo complicati e troppo lenti da gestire.
Hai presente il tenente Colombo?
Ecco, ogni dieci o quindici giorni mi costruisco un quadernetto di pochissimi fogli che rilego con due graffette ed una copertina carina che ricavo da cartoncini che trovo in casa.
Il suo formato (cm. 6 x 10) mi consente di tenerlo fisso nella taschina sinistra della camicia (sia d'estate che d'inverno indosso sempre camicie con taschino) insieme ad una pennetta telescopica, di quelle che si accorciano.
Poi, ci segno la data man mano che prendo appunti e/o appuntamenti ed è tutto lì, tutto il mio lavoro e la mia vita racchiusa in quindici giorni.
Finiti i foglietti faccio subito un quadernetto nuovo trascrivendoci le ultime cose e butto via quello vecchio.
Sono almeno dieci anni che vado avanti così e mi ci trovo benissimo.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 18/12/14 alle 23:04 via WEB
Molto suggestivo, ma preferisco la tecnologia. Anche perché non ho taschini e l'idea di costruire un quadernetto mi getterebbe nel panico.
(Rispondi)
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 08:33 via WEB
Se ti spiego come si fa vedrai che è facilissimo e puoi realizzarli a costo zero.
Magari poi ti piace pure e potresti mettere su persino una fabbrichetta.
Se invece li vai a comprare costano moltissimo, un'esagerazione.
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 19/12/14 alle 14:52 via WEB
I famosi Moleskine, mai posseduti.
(Rispondi) (Vedi gli altri 14 commenti )
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 15:51 via WEB
Fai così.
Prendi due fogli di carta bianca per fotocopie e, senza tagliarli li pieghi a metà, poi ancora a metà ed una terza volta ancora a metà, fino ad ottenere un blocchettino di 16 fogli di cm 7,5 x 10,5.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 15:53 via WEB
Poi, per la copertina prendi un foglietto di carta colorata formato minimo 10,5 x 15 (va bene anche la copertina di una rivista di gossip), lo pieghi a metà e lo unisci così piegato al volumetto di prima.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 15:56 via WEB
Prendi la cucitrice (e se vuoi ago e filo) e applica due punti sul costolone in modo da unire insieme la copertina e il blocchetto di fogli, non serve essere troppo precisi.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 16:02 via WEB
Poi prendendo per buono il lato lungo del costolone, traccia a matita sulla coprtina un rettangolo di circa un centimetro di meno del formato che hai piegato.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 16:06 via WEB
Sempre tenendo il volumetto ben chiuso, rifilalo lungo i lati che hai tracciato a matita, passandoci sospra leggermente e più volte con una taglierina e con l'aiuto di un righello, e il libricino è pronto all'uso.
(Per non rischiare di incidere anche il tavolo, mettici sotto un cartone robusto da buttare, oppure una bella rivista di gossip).
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 16:14 via WEB
Puoi sbizzarrirti usando per i fogli interni carta a righe, a quadretti, o riciclata e per una copertina di lusso un ritaglio dei bustoni di carta plastificata che la tua boutique di fiducia ti dà per metterci dentro i gambaletti.
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 19/12/14 alle 17:54 via WEB
Uhm... c'è un punto che non mi è chiaro. Cosa intendi per cucitrice? La pinzatrice?
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 19:23 via WEB
Questa per esempio:
http://www.picellonline.com/82-235-thickbox/cucitrice-zenith-ten.jpg
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 19/12/14 alle 20:40 via WEB
Ok, è quella che io chiamo pinzatrice. Ma qui si pone un problema. Essendo che la pinzatrice, per lo meno la mia, non è in grado di introdursi fino a 7,5 cm di profondità per conquistare il centro del quadernetto, ne consegue che la pinzatura viene effettuata sul dorso; con gravi conseguenze sulla apribilità del quadernetto medesimo.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 21:17 via WEB
A questo inconveniente, che peraltro si presenta normalmente per i formati più grandi, c'è un rimedio semplice semplice.
Si scollano due singole graffette dal caricatore e si poggiano all'interno della piegatura nei due punti esatti in cui vogliamo applicarle.
Poi, in corrispondenza degli estremi delle graffette si fanno due buchini a mano con un grosso ago e, tenendo ben stretto il plico, si infilano a mano spingendole nei fogli dalla parte del dorso.
Poi si ripiegano all'interno premendole semplicemente con il manico di un cucchiaio.
Se invece vuoi fare una piegatura delle graffette a regola d'arte, mentre le spingi col cucchiaio interponigli la punta delle forbicette in modo da piegarle leggermente verso l'interno.
Imitando così la piegatura fatta con la cucitrice, le graffette manterranno ben stretta nel tempo la rilegatura.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 19/12/14 alle 21:26 via WEB
Altra opzione.
Se hai un po' di dimestichezza con ago e filo, puoi cucire lungo il dorso con punto-semplice in andata e ritorno sugli stessi buchi e poi fai un nodino di chiusura.
Ovviamente l'ago andrà infilato con l'aiuto di un ditale o con un paio di pinze.
Questo sistema lo uso quando le pagine da rilegare sono più di 16, diciamo almeno 32, perché le graffette piccole non arrivano a chiuderle.
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 19/12/14 alle 23:10 via WEB
C'è un che di metafisico nell'inutilità di tanto sforzo. Come Bartlebooth.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 20/12/14 alle 09:44 via WEB
Non conoscevo questo sig. Bartlebooth.
Ho letto qualcosa di lui sul web e devo dire che la trama mi piace, anche se ci ho capito poco o niente...
Quanto allo sforzo sappi che per realizzare quel quadernetto ci impiego non più di cinque minuti, lo sforzo, semmai è riuscire a spiegare bene come si fa a chi non ha alcuna esperienza in materia.
L'uso che ne faccio invece si, ha un qualcosa di metafisico il fatto che li distruggo subito dopo averli scritti.
Che poi è quello che faccio da anni coi i posts e i relativi commenti pubblicati sulla mia postazione.
Mi piace avere sempre il campo sgombro da cose vecchie per lasciare carta bianca a nuove idee creative...
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 20/12/14 alle 14:54 via WEB
Bartlebooth e il romanzo di Perec sarebbero ottima materia per sagredo, come per chiunque ami la matematica. Mi stupisco che non ne abbia mai parlato, glielo suggerirò.
Non sono tipo da conservare i ricordi neppure io, in generale, ma me ne disfo soltanto quando mi infastidiscono, non mi accanisco per distruggerli. Quello che scrivo fa eccezione, amo conservarlo. Mi serve per dire occasionalmente: "Però, quanto ero più intelligente da giovane, sono sensibilmente peggiorata". A scanso dell'equivoco in cui si incorre spesso da vecchi, quello di credersi migliori dei giovani.
(Rispondi)
 
khenan
khenan il 19/12/14 alle 10:56 via WEB
In questa giornata di sole bellissima, auguro un sereno venerdì!!!!!!!!!! ^.:________:.^ A.
(Rispondi)
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 19/12/14 alle 17:27 via WEB
Essendo un cavernicolo della tecnologia, cerco sempre di ricordarmi il fogliettino. Il problema è che anche quando me lo ricordo non capisco mai cosa ho scritto.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 19/12/14 alle 17:58 via WEB
Era esattamente quello che capitava al mio ex con i miei foglietti. Solo che per lui non capire si traduceva automaticamente in ignorare, era il suo cervello che operava una sorta di cancellazione virtuale.
(Rispondi)
 
woodenship
woodenship il 19/12/14 alle 22:35 via WEB
Pizzini,pizzini e solo pizzini:non si sa mai che si perda l'evernote e non mi ci raccapezzi più.........Un saluto ed un fiore............
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 19/12/14 alle 23:07 via WEB
L'Evernote non si può perdere perché è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Galleggia nell'etere. Puoi perdere lo smartphone, ma nel regno dei cieli, lassù sopra le nuvole, un angelo custode si prenderà cura delle tue note, fino al tuo prossimo accesso.
(Rispondi)
 
 
 
woodenship
woodenship il 21/12/14 alle 17:28 via WEB
Bello però il nome:mi fa pensare agli evergreen...
(Rispondi)
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 20/12/14 alle 10:27 via WEB
"La mia mente è fatta a cassetti" Napoleone Buonaparte
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 20/12/14 alle 14:57 via WEB
Non credo che mi piacerebbe avere una mente a cassetti, non saprei dove mettere le cose. Anche nella vita reale non mi è mai riuscito di separare i cassetti per natura del contenuto. Ma forse per essere Napoleone bisogna riuscirci.
(Rispondi)
 
arw3n63
arw3n63 il 21/12/14 alle 18:33 via WEB
Non conoscevo l'esistenza di questa applicazione, sono rimasta ancora ai tempi del "carlo cudega" col fogliettino in mano giro per il supermercato,lo smartphone lo trovo ingombrante, però ho iniziato ad appuntarmi sullo smartphone gli impegni e appuntamenti sul calendario,al posto della classica lavagna in cucina, incomincio a perdere i colpi...con la memoria che fa acqua:-(. Proverò a darci un'occhiata.Buone feste e buona vacanza in montagna :-).
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 21/12/14 alle 22:12 via WEB
Quante cose imparo con il blog... ho dovuto cercare carlo cudega con google, ma come farei senza di voi? Grazie Lory, buone feste anche a te.
(Rispondi)
 
 
 
arw3n63
arw3n63 il 30/12/14 alle 12:14 via WEB
E' un modo per dire vecchio, antiquato, quasi preistorico, più o meno da noi si usava dire soprattutto quando ero ragazzina io,il significato l'ho dato per scontato, ma hai ragione, è vero s'impara sempre qualcosa. Grazie anche a te.
(Rispondi)
 
blumannaro
blumannaro il 24/12/14 alle 15:49 via WEB
Al momento non sento il bisogni di uno strumento come evernote comunque....bando alle ciance, Buon Natale a te e i tuoi lettori.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 24/12/14 alle 18:50 via WEB
Perché sei ancora giovane. Un giorno la gente capirà che la tecnologia serve più ai vecchi che ai giovani. Grazie anche a nome dei miei lettori :-) e buon Natale anche a te.
(Rispondi)
 
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