Creato da: meninasallospecchio il 28/04/2012
un concept blog (non so che voglia dire, ma mi sembra figo)

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

patrizia112orchideapois0ossimoraprefazione09Chico.arghcanduttinik.ga1Ste716cassetta2andrea1_20misteropaganoMilleGaranziePerTeamorino11Tonyspera0stoico.epicureo
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 43
 

 

 
« Nativi digitali (la seri...La padella »

Testo unico di riforma delle pensioni

Post n°539 pubblicato il 26 Novembre 2016 da meninasallospecchio

Quella che segue è la mia proposta di riforma del sistema pensionistico. Lancio una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare.

Art. 1. La presente legge sostituisce ed abroga ogni precedente disposizione in materia.

Art. 2. L’età della pensione è fissata per tutti a 65 anni o 40 anni di contributi, qualora a 65 non si sia ancora raggiunta tale contribuzione.

Art. 3. E’ possibile interrompere l’attività lavorativa prima dei 65 anni se si sono già maturati 40 anni di contributi. La pensione verrà comunque erogata a partire dai 65 anni di età.

Art. 4. Per chi prosegue l’attività lavorativa oltre i 40 anni di contributi, è previsto un aumento della pensione che verrà successivamente erogata, pari al 5% della pensione calcolata sui 40 anni per ogni anno di lavoro ulteriore.

Art. 5. E’ fatto obbligo ai datori di lavoro di cambiare mansione al lavoratore che svolge un lavoro usurante, a partire dai 55 anni. Sono considerati lavori usuranti quelli che comportano uno sforzo fisico o turni di lavoro notturni. Agevolazioni sono previste per le aziende che mettono in atto politiche di facilitazione per tutti i lavoratori al di sopra dei 55 anni.

Art. 6. Se si sono raggiunti i 40 anni di contributi, è obbligatorio abbandonare l’attività lavorativa al compimento dei 65 anni.

Art. 7. I cittadini che percepiscono la pensione non possono svolgere un’attività lavorativa.

Art. 8. Per tutti i cittadini di qualsiasi età che non svolgono un’attività lavorativa (compresi quindi i pensionati) è previsto, su base volontaria, il servizio civile. Le modalità e il trattamento economico dovranno essere definiti con apposita legge di riordino della materia.

Art. 9. La pensione di reversibilità viene erogata ai figli fino ai 25 anni senza ulteriori condizioni. Viene erogata al coniuge superstite soltanto se ha un reddito inferiore a 20.000 euro. Il cumulo fra reddito e reversibilità non può in ogni caso superare i 30.000 euro: la reversibilità sarà decurtata di conseguenza. E’ necessario che il matrimonio o l’unione civile sia in essere da almeno 5 anni al momento del decesso. Il diritto alla reversibilità decade nel caso di un nuovo matrimonio o unione civile. Qualora il coniuge superstite abbia meno di 55 anni al momento del decesso del consorte, la pensione di reversibilità sarà erogata soltanto per i primi 10 anni. Qualora il coniuge superstite non svolgesse, al momento del decesso, alcuna attività lavorativa, gli anni di contribuzione del defunto andranno a sommarsi a quelli successivamente maturati ai fini del raggiungimento dei 40 anni di contributi.

Art. 10. L’ammontare della pensione verrà calcolato sulla base dei contributi versati. La pensione minima sarà di 1.200 euro, quella massima di 5.000.

Art. 11. Non verrà corrisposta alcuna pensione a chi non abbia svolto attività lavorativa e maturato contributi. Chi non possiede alcun introito o altra risorsa avrà diritto a un reddito minimo (o di cittadinanza), indipendentemente dall’età. Tale reddito è definito con apposita legge attualmente in fase di studio.

Art. 12. Sono fatti salvi i diritti acquisiti con le seguenti limitazioni:
Comma 1: Nessun adeguamento ISTAT è previsto per i percettori di pensione che non abbiano compiuto i 65 anni di età
Comma 2: Nessun adeguamento ISTAT è previsto per le pensioni superiori a 5.000 euro.
Comma 3: Per le pensioni di reversibilità le norme sono immediatamente applicabili. 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 27/11/16 alle 09:59 via WEB
Senti, io dopo aver lavorato dieci anni mi sono rotto le palle e ho smesso. Ci vado lo stesso in pensione a 65 anni, con la tua riforma? Se sì, firmo subito.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 27/11/16 alle 13:55 via WEB
No. A meno che non paghi comunque contributi per i 30 anni mancanti. In quel caso puoi andare in pensione dopo i 65 o alla fine dei pagamenti.
(Rispondi)
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 27/11/16 alle 14:01 via WEB
O, per meglio dire, dopo i 65 e alla fine dei pagamenti.
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 28/11/16 alle 10:29 via WEB
Faccio prima a morire.
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/16 alle 23:57 via WEB
L'idea è quella, che qualcuno muoia senza prendere la pensione :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 25/12/16 alle 09:16 via WEB
Nel frattempo però confido sul fatto che tornerai, vero? Sei pur sempre una gran bella penna, se manchi tu resta poco. Intanto auguri.
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 30/12/16 alle 22:45 via WEB
Oh, ma che meraviglia, bella penna non me l'aveva mai detto nessuno :-) Vorrei scrivere sì, ma sono sempre indaffarata. Oppure boh, forse demotivata. Dai, prometto che scrivo.
(Rispondi)
 
sagredo58
sagredo58 il 27/11/16 alle 10:37 via WEB
Ottimo, adesso studia come trovare le coperture economiche necessarie!
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 27/11/16 alle 13:56 via WEB
Il mio sistema è più economico di quello attualmente in vigore.
(Rispondi)
 
 
 
sagredo58
sagredo58 il 28/11/16 alle 15:50 via WEB
Vai mettiti sotto con Excel e dati statistici alla mano!, Poi invia :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/16 alle 23:57 via WEB
Quando sarò in pensione e non avrò un cazzo da fare, mi ci metterò :-)
(Rispondi)
 
fosco6
fosco6 il 27/11/16 alle 19:57 via WEB
Interessante proposta, almeno come base per una discussione.
Bisognerebbe approfondirla un po', ma così a lume di naso io toglierei intanto il premio sulla pensione (art.4) a chi supera i 40 anni di contributi perché questo incentiva a rimanere mentre se vogliamo far lavorare i più giovani l'incentivo deve essere ad andarsene il prima possibile.
Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza (art.11) onde evitare un salasso per la Casse dello Stato e magari l'abuso da parte dei cittadini, credo che vada erogato previo conseguimento di corsi per l'immissionme nel sistema lavorativo e tolto se non si accetta il lavoro alla terza chiamata. Se non fossimo in Italia non ci sarebbe bisogno di questa precisazione, ma va contestualizzata a seconda degli usi e costumi (e dei vizi) del Paese in cui si vive. Peraltro il reddito minimo non dovrebbe superare l'ammontare della Pensione Sociale, e per farvi fronte lo Stato dovrà garantire una lotta all'evasione fiscale tale da poter equilibrare con il suo gettito le spese per il Reddito di Cittadinanza.
Sull'art. 12 non sono daccordo, credo che l'aumento ISTAT vada dato a tutti, ma in misura percentualmente inferiore man mano che si sale di reddito, fino ad escluderlo del tutto per somme pari o superiori a 7.500 euro (imponibili).
Ciao...CARLO.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 27/11/16 alle 21:13 via WEB
Nella mia riforma nessuno percepisce la pensione prima dei 65 anni di età. Quindi se uno a 63 anni per esempio ha raggiunto i 40 anni di contributi può smettere di lavorare ma a quel punto non prenderebbe né stipendio né pensione. Gli consentirei di lavorare fino ai 65, ma avendo più di 40 anni di contributi è giusto che prenda qualcosa in più (forse il 5% in effetti è troppo). A 65 è comunque obbligato a smettere di lavorare.
Il reddito di cittadinanza sostituirebbe la pensione sociale che io abolirei del tutto: la pensione la prende soltanto chi ha versato 40 anni di contributi. E quello lo darei soltanto a chi effettivamente non ha né redditi né capitali né proprietà immobiliari diverse dalla prima casa. Ma per quelli al di sotto dei 65 anni penserei a un servizio civile, piuttosto.
Quanto all'aumento ISTAT non hai letto bene. Io non darei pensioni di più di 5000 euro. L'aumento ISTAT non lo darei ai pensionati attuali con meno di 65 anni e a quelli (sempre attuali) che prendono già più del tetto massimo previsto dalla mia riforma.
A proposito, devo aggiungere un comma.
(Rispondi)
 
arw3n63
arw3n63 il 28/11/16 alle 18:42 via WEB
E per chi svolge lavori usuranti e fino a 65 anni diventa pesante? Oppure chi pur avendo maturato i 40 anni di lavoro non ha ancora 65 anni e non riesce a ricollocarsi cosa fa nel frattempo?Tieni presente che mano a mano che si va avanti negli anni ci saranno sempre meno persone che arriveranno a 40 anni di lavoro prima di 65 anni, perchè di questo passo i giovani entrano nel mondo del lavoro con contributi regolari sempre più tardi.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 28/11/16 alle 23:55 via WEB
C'è tutto scritto :-) Chi fa lavori usuranti deve avere la mansione cambiata dal datore di lavoro a 55 anni. Ma devono essere usuranti per davvero, perché qui tutti sostengono che il loro lavoro lo è. Certo lavorare è fatica, a non fare un cazzo ci si usura di meno, ma conosco arzilli contadini ultra-ottantenni e le sale da ballo sono piene di pensionati che ballano per ore senza tirare il fiato. Quindi insomma, tutti questi 55enni che proprio non ce la fanno più a lavorare, io non li conosco. Se sono invalidi, è un altro discorso, altrimenti se possono ballare possono anche lavorare.
Per il resto, il senso della mia proposta è proprio questo. La pensione non è un regalo: devi averla pagata con i contributi (almeno 40 anni) e goderla per un tempo non troppo lungo (diciamo circa 20 anni). Così il sistema forse è sostenibile.
(Rispondi)
 
 
 
arw3n63
arw3n63 il 29/11/16 alle 15:09 via WEB
Non ho letto con attenzione sigh!:-). Comunque dubito possa essere realizzabile.Quindi mettiamo che uno vada in pensione a...65 anni + 20(di godimento pensione), diventano 85 poi che si fa li sopprimiamo se proprio 'sti vecchietti non vogliono...diciamo schiattare e insistono a campare fino a 100 anni? :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 29/11/16 alle 21:10 via WEB
No, il calcolo è basato sull'aspettativa di vita e nella media funziona. E' chiaro che qualcuno camperà fino a 100 anni, ma qualcun altro morirà anche prima degli 85. L'idea è quella di non avere, come adesso, gente che ha lavorato 35 anni e prende la pensione per 40 anni, perché questo non è assolutamente sostenibile.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
arw3n63
arw3n63 il 03/12/16 alle 10:34 via WEB
Certo, ma la vita media si sta man mano allungando, chi lo sa in futuro...in realtà sarebbe forse più sostenibile che tutti andassero in pensione ad un'età stabilita uguale per tutti a prescindere dagli anni lavorati, quindi no prima dei 60, con una pensione calcolata in base ai contributi versati e anni lavorati.Però la possibilità di lavoro va data a tutti non che sei troppo vecchio e non ti piglia nessuno dopo i 40-50 se perdi il posto.Tieni presente che comunque i precoci, quelli che a 55 anni hanno maturato 40 di lavoro andranno scomparendo in futuro, nessuno inizia più a lavorare a 15 anni.
(Rispondi)
 
PerturbabiIe
PerturbabiIe il 01/12/16 alle 11:23 via WEB
meninasallospecchio for president !!! :D
e anche se non è allo specchio!
vota meninas !! :)
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 01/12/16 alle 23:48 via WEB
Visto che resteremo presto senza governo, sto facendo campagna elettorale :-)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
spillo il 18/12/16 alle 20:23 via WEB
ma stai dando i numeri..???secondo te ,uno dopo aver lavorato 40 anni o più (io ne ho lavorati 42 e ho 59 anni)deve comunque aspettare 65 anni per la pensione? e come cavolo campa fino a 65 anni?..dopo una vita da lavoro deve come me,secondo te aspettare ancora 6 anni???.....ricoverati..!!!!!!
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
x il 25/12/16 alle 10:14 via WEB
ricoverati tu. Art. 8. Per tutti i cittadini di qualsiasi età che non svolgono un’attività lavorativa (compresi quindi i pensionati) è previsto, su base volontaria, il servizio civile. Le modalità e il trattamento economico dovranno essere definiti con apposita legge di riordino della materia. Art. 11. (...) Chi non possiede alcun introito o altra risorsa avrà diritto a un reddito minimo (o di cittadinanza), indipendentemente dall’età. Tale reddito è definito con apposita legge attualmente in fase di studio.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 30/12/16 alle 22:42 via WEB
Ossignur, scusate, mi sono assentata dal blog per un po', mi mancavano un po' di insulti da web. Il problema è il rapporto fra l'aspettativa di vita e i contributi versati. Non si può (mediamente) prendere la pensione per 30 anni, i contributi non bastano. Venti anni di pensione sono il massimo che ci possiamo permettere, per questo nessuno dovrebbe prenderla prima dei 65. La tua vita di lavoro non è sufficiente a pagarti 30 anni di pensione, non hai accantonato così tanto.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963