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Donne che corrono coi topi

Post n°270 pubblicato il 16 Novembre 2013 da meninasallospecchio

Ci sono alcune qui che hanno il blog del gatto. Questo invece sta diventando il blog dei topi.

Riassunto delle puntate precedenti.
Gigi il topo si è stabilito al primo piano, nella zona giorno di casa di meninas. Assassinato con il veleno, il suo cadavere è stato rinvenuto sotto al divano. Nel frattempo un altro topo è stato individuato al secondo piano, in camera da letto di meninas, precisamente dentro alla scatola di derivazione dei fili elettrici. Si sospetta l'esistenza di un terzo topo, al pian terreno, che si mangerebbe il veleno in lavanderia.

Dopo due giorni dagli ultimi segni di vita del topo elettricista, ieri mi faccio coraggio e svito il coperchio della scatola di derivazione. Dentro un ammasso di fili, doppini telefonici per espansioni future, messi lì ai tempi in cui evidentemente non c'era ancora il wireless. Del topo nessuna traccia, ma in realtà sul fondo della scatola c'è un'altra lamina di plastica arancione: il cadavere potrebbe essere dietro a quella, o in qualsiasi altro posto, dentro ai tubi o nei meandri della canalina, che scende anche ai piani inferiori. Di smontare tutto non se ne parla, anche se a dire il vero mi sembra che da lì non provenga un buon odore.

Mi affretto a richiudere, ma l'odore ormai mi si è insinuato nelle narici e continuo a sentirlo. Oggi la situazione è peggiorata e decisamente nella mia camera c'è puzza di topo morto. Per fortuna non trombo, quindi non ci sono altri frequentatori oltre alla sottoscritta. Precedenti esperienze di carogne di topo indicano che in capo a una settimana dovrebbe essere tutto risolto. Trombare invece potrebbe richiedere tempi più lunghi. Comunque quando viaggiavo con lo zaino in spalla ho dormito con odori peggiori.

Ora farò un outing che riguarda una mia possibile lettrice. E se non mi legge lei, mi legge quasi certamente la sua amica che provvederà a riferire. Ma conoscendo la persona, sono sicura che non se l'avrà a male. Anzi, vista la conclusione, mi dirà: "vedi? io lo sapevo".

Vi ricordate la mia festa dei 50 anni? Bene, quasi nessuno mi ha fatto regali perché avevo chiesto esplicitamente di portare contributi in natura; richiesta che è stata fin troppo esaudita, tanto che io e mio figlio abbiamo mangiato avanzi per un mese. Un'amica invece si è presentata con un regalo alquanto improbabile: una specie di candela profumata elettrica. Ora, io non ho mai usato una candela profumata in vita mia, tra l'altro gli aromi artificiali in casa manco mi piacciono. Se qualcuno mi conosce un minimo, se lo può pure immaginare che io non sia tipo da questo genere di cose, chissà come le è venuto in mente. Insomma, la candela elettrica l'ho sbolognata al mio ex, dicendogli di darla alle sue amiche new age. Invece lui se l'è tenuta, e credo l'abbia usata per creare atmosfera scopereccia.

Meno male, perché a questo punto gliel'ho chiesta indietro, per neutralizzare l'odore di topo morto. A dire il vero sembra un po' una cagata. C'è una finta candela contenente due piccole lampadine, che si accendono e spengono tipo albero di Natale, con la pretesa di creare un effetto fiamma. Non scoperei con quella roba lì accesa neanche dipinta: a parte il fatto che in certe cose mi piace vederci chiaro, ma penso che resterei ipnotizzata dalle lucine.
Sopra la finta candela c'è una piastrina che si scalda e dovrebbe a sua volta scaldare dei sassi contenuti dentro a un piattino e irrorati di olio essenziale. Boh. Questa sera  l'ho lasciata lì a mandare i suoi lugubri riflessi contro al muro di pietra e me ne sono andata al cinema: ora in camera si sente odore di topo morto più profumo artificiale.

E veniamo al terzo topo, quello che mi sta facendo fuori tutto il veleno. Questa è la ciotola che sta in lavanderia.

Veleno

Non sembra anche a voi che nel veleno si veda la sagoma del topo? Chissà Rorschach cosa direbbe. No, eh? Lo so cosa state pensando. Che mi serve uno strizzacervelli. Ma uno bravo. Oppure anche un toyboy. Ma uno bravo.

 
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