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Post N° 602


Visto il decadentismo che sta ormai crepando il vigore di questo blog e preso atto del decadentismo psico-fisico che sta indelebilmente segnando il suo autore (due "ricoveri" al pronto-soccorso in un mese mi lasciano impressa sulla pelle una sensazione di "per chi suona la campana"), tenterò un'azione di innalzamento del morale postando alcune immagini simbolo della mia vacanza nelle remote terre del sud. La domanda che pervade tutta la silloge fotografica in questione rimane sempre la stessa: "ma quante donne avranno mai insidiato i facoltosi ragazzi nordici delle foto?". Per comprendere appieno la risposta, sarebbe d'uopo immergersi nell'affascinante racconto del concetto di nulla (o, matematicamente parlando, di zero) che da sempre ha impegnato le menti di matematici, sofisti e pensatori di tutti i periodi storici. Assumendo che questa storia sia a tutti nota, mentre qualche malinconica lacrima riga il mio volto (che non è vero, ma mi piace romanzare a vanvera), partirò dall'immagine simbolo della vacanza:la birra Moretti. Obiettivo principale di ogni spesa al supermercato, non può mancare in ogni frigo che si rispetti.
Per continuare, direi che è essenziale condividere uno scorcio di panorama visibile dal tetto dell'appartamento da noi abitato. Per aumentare la malinconia di chi scrive, la foto è stata scattata in modalità "sepia".
Il mare della Baia Calamosche con cinque menhir che, tronfi, si fanno immortalare per i posteri.
Un famoso gruppo Heavy Metal posa per il retro-copertina del primo cd nella dismessa tonnara della riserva naturale di Vindicari.
La piazza di Catel Mola, impreziosita dalle figure di cinque Vichinghi che si cullano nella dolce illusione del "questa sera spacchiamo, eccome se spacchiamo, oh se spacchiamo, non può non essere che spacchiamo, bon, meglio andare a letto presto".
Due Vichinghi, si convincono che è meglio indirizzarsi verso dei gustosi morettoni da 66 cc, utili anche per darsi la carica prima del concerto (gratis, si vede che non siamo in Friuli) del gruppo "Le Vibrazioni".
Per pudore, meglio terminare qui questo simpatico riassunto fotografico.