Senza Nick

La fiera delle vanità


Non tollero gli impegni ufficiali di carattere professionale, quelli in cui il sorriso sembra un obbligo, un dovere, anzi - come piace a chi gode in quel mondo - un must degno del proprio brand. Quando sono costretto - devo pur mangiare - mi duole l'anima nel profondo e non riesco a simulare nemmeno una bozza di sorriso. In genere, si tratta di uno di quei seminari inutili, in cui s'insegue il nulla assoluto, ma una sala convegni molto grande si popola, fino a sorprentemente riempirsi, di giacche, cravatte, valigette, palmari, pc portatili, biglietti da visita, finti sorrisi, vera ipocrisia.C'è chi partecipa per farsi vedere, per mettere in mostra la propria vuota merce, priva di peso specifico, chi per fuggire dalla routine di un lavoro monotono, chi perché ancora non sa e mai saprà.Personaggi di cera, vere e falsi, ma mai falsi d'autore.