Moonlight Serenade

Sanremo, Baudo: non sara' un festival pro-Veltroni


SANREMO - Non sara' un festival pro-Veltroni: lo assicura Pippo Baudo che, nella prima conferenza stampa della settimana sanremese, rimanda al mittente l'accusa rilanciata oggi da Libero, secondo cui almeno 12 canzoni su 34 in gara avrebbero ''testi schierati a sinistra e politicamente corretti''. ''E' un'accusa gratuita - dice il direttore artistico alla sua 13.ma conduzione del Festival - ed e' salva la nostra buona fede di componenti della commissione artistica. Ma se serve a creare un clima di suspence, ben venga''. Tuttavia, anche in un clima che Baudo definisce ''piu' calmo e sereno dello scorso anno'', la polemica non poteva mancare. E Baudo, come aveva gia' fatto un mese fa, e' costretto a ribadire: ''Non sono canzoni di destra o di sinistra. I problemi che le canzoni mettono in ballo sono problemi della nostra societa', che appartengono a tutti. Le abbiamo scelte prima ancora che fosse sciolto il Parlamento. E comunque penso che i temi sociali interessino sia la destra che la sinistra, riguardano l'intera societa' italiana, che si scontra su tante questioni,su argomenti come la disoccupazione, i licenziamenti, i problemi sociali veri. Non avrei mai pensato che Cristicchi e Moro potessero vincere il festival, ma invece e' successo''.Piero Chiambretti pero' strizza l'occhio a Obama e a Veltroni per presentare la convivenza insolita che per cinque serate lo vedra' sul palco dell'Ariston con Pippo, e dice: ''We can! We can! Sara' il festival delle larghe intese. Se nel Pd possono stare insieme Pannella e la Binetti, ci sopporteremo anche io e il mio socio''. Intanto, il capostruttura Giampiero Raveggi fa sapere che ''ogni artista firma una liberatoria prima di salire sul palco, in cui si ricorda che siamo in par condicio e che quindi ci sono delle regole da rispettare''. Il Pippo nazionale comunque e' sereno e tranquillo, oltre che soddisfatto per il lavoro svolto. Parla di ''missione compiuta'' e dice: ''Abbiamo fatto un bello spettacolo e siamo riusciti a risparmiare, in linea con gli interessi dell'azienda''.E il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce sottolinea: ''Certe follie fatte in passato per grandi ospiti internazionali, per niente commisurate ai valori aggiunti che poi portavano al festival, non ce le permettiamo piu'''. E' per questo che Carlo Verdone, dopo un'incursione domani sera, tornera' anche nella serata finale con Claudia Gerini. In ogni caso, anche se il festival 2008 e' ''fatto in casa'', ha ottenuto una raccolta pubblicitaria che si aggira sui 40 milioni di euro, come conferma Del Noce. E punta ad ascolti di tutto rispetto. Il sogno piu' roseo di Baudo sarebbe ''fare piu' ascolti dello scorso anno''. In questo clima di tranquillita', un sassolino dalla scarpa pero' Pippo se la toglie con Francesco Renga, che si era lamentato di non essere entrato tra i superospiti in quanto vincitore dell'edizione di Bonolis, ''odiato da Baudo'': ''Non l'abbiamo invitato - replica seccato Pippo - perche' non ha i titoli per farlo. Ha solo vinto un festival e ha pubblicato un disco di cui non abbiamo notizie''. Ma Renga ci sta: ''Quella di Pippo e' una reazione un po' scomposta, uno scivolone. Quello che mi interessava era portare al festival il progetto Birima di Yousssou N'Dour, cui partecipano anche Irene Grandi e Patti Smith. E poi il mio terzo singolo e' il piu' suonato dalle radio. Ma evidentemente Baudo non ne e' al corrente''.(ANSA)