sergio

FIGLI DI PUTTANA


In seduta notturna e lontano dalle telecamere la commissionebilancio boccia i tagli ai costi della politica. Con motivazioni diverse.Per Pastore del Pdl: "La dignità dei parlamentari è lesa da campagne diffamatorie che non rappresentano la realtà"Come i ladri nella notte. A telecamere spente e in sedutanotturna, scrive Libero venerdì mattina, i senatori hannobocciato i tagli ai privilegi della Casta. Il giorno prima che la manovra finanziaria arrivasse a Palazzo Madama, lacommissione Bilancio ha votato i provvedimenti da adottareper ridurre i costi della politica annunciati dal ministro GiulioTremonti. E non li ha fatti passare. Davanti alla Commissione Affari Costituzionali,  in precedenza, era pure  avvenuta una lungadiscussione sugli stipendi degli eletti. Ricca di accenti quasi surreali.Come quello di Andrea Pastore (Pdl) arrivato ad invocare “chesi levino voci in difesa del prestigio del parlamento e della dignitàdella funzione parlamentare, gravemente lesa da campagnediffamatorie che non rappresentano la realtà e alimentano sfiducia nelle istituzioni e in chi le rappresenta” .  O quello del senatore Giuseppe Saro (stesso partito) il quale “ritiene che le misure di contenimento dei costi della politica e degliapparati pubblici siano frutto di una deriva populista”.Ma escluso Francesco Pancho Pardi dell’Idv che, racconta il verbale di una delle sedute (mattina del 13 luglio), propone dei tagli a benefit e vitalizi, tutti gli altri componentidella commissione fanno, chi più chi meno, i pesci in barile.  L’idea di percepire semplicemente quello che prendono in media i parlamentari delle altre nazioni europee, come proposto dal ministro dell’Economia non piace. CHE GRANDISSIMI FIGLI DI PUTTANA CI SONO,E NOI L'ANDIAMO ANCORA A VOTARE