Più analizzo la società odierna, più mi accorgo che definirla democratica è un'offesa alla vera democrazia. Eppure è così che vengono definite le nazioni del mondo occidentale! Ma cosa vuol dire democrazia? L'etimologia greca è chiara: "potere in mano al popolo". Popolo vuol dire tutti coloro che vivono in una determinata nazione, indipendentemente dalla condizione economica o sociale. Chi sta al potere tende sempre a fare i propri interessi: se è il popolo a stare al potere, di conseguenza si faranno solo gli interessi del popolo, cioè di tutti. Se oggi non si fanno gli interessi del popolo, forse perché il potere non è in mano al popolo. Tutto ciò che non è democratico è nemico della democrazia: monarchie, dittature, aristocrazie, oligarchie, plutocrazie, altre forme di governo in cui il potere è ristretto nelle mani di pochissime persone. Esaminando i sistemi politici del mondo occidentale, mi accorgo come il concetto di democrazia è stato degenerato in quello di democrazia rappresentativa, dove si da al popolo l'illusione di scegliere votando personaggi che pochissimi conoscono realmente, che montano campagne pubblicitarie menzognere dove tutti appaiono buoni e generosi, a cui si da il potere di governare. Ma di fatto il popolo non gestisce un bel niente perché il potere è in mano soltanto a questi signori: nel mio vocabolario si chiama oligarchia, "potere in mano a pochi". E' con l'illusione del voto che i poteri alti e segreti, i quali gestiscono l'economia globale e non solo, mantengono i popoli nell'ignoranza, un'ignoranza che scongiura così ogni tentativo di ribellione o sovversione. In tutte le nazioni cosiddette "democratiche" persiste il partitismo. Il politico è una professione, quando in realtà dovrebbe essere un sinonimo di cittadino. Anche qui l'etimologia greca non inganna: politico vuol dire "relativo al civile", il civile riguarda tutti, ergo tutti dovrebbero interessarsene per evitare spiacevoli inconvenienti.
Questa strana democrazia
Più analizzo la società odierna, più mi accorgo che definirla democratica è un'offesa alla vera democrazia. Eppure è così che vengono definite le nazioni del mondo occidentale! Ma cosa vuol dire democrazia? L'etimologia greca è chiara: "potere in mano al popolo". Popolo vuol dire tutti coloro che vivono in una determinata nazione, indipendentemente dalla condizione economica o sociale. Chi sta al potere tende sempre a fare i propri interessi: se è il popolo a stare al potere, di conseguenza si faranno solo gli interessi del popolo, cioè di tutti. Se oggi non si fanno gli interessi del popolo, forse perché il potere non è in mano al popolo. Tutto ciò che non è democratico è nemico della democrazia: monarchie, dittature, aristocrazie, oligarchie, plutocrazie, altre forme di governo in cui il potere è ristretto nelle mani di pochissime persone. Esaminando i sistemi politici del mondo occidentale, mi accorgo come il concetto di democrazia è stato degenerato in quello di democrazia rappresentativa, dove si da al popolo l'illusione di scegliere votando personaggi che pochissimi conoscono realmente, che montano campagne pubblicitarie menzognere dove tutti appaiono buoni e generosi, a cui si da il potere di governare. Ma di fatto il popolo non gestisce un bel niente perché il potere è in mano soltanto a questi signori: nel mio vocabolario si chiama oligarchia, "potere in mano a pochi". E' con l'illusione del voto che i poteri alti e segreti, i quali gestiscono l'economia globale e non solo, mantengono i popoli nell'ignoranza, un'ignoranza che scongiura così ogni tentativo di ribellione o sovversione. In tutte le nazioni cosiddette "democratiche" persiste il partitismo. Il politico è una professione, quando in realtà dovrebbe essere un sinonimo di cittadino. Anche qui l'etimologia greca non inganna: politico vuol dire "relativo al civile", il civile riguarda tutti, ergo tutti dovrebbero interessarsene per evitare spiacevoli inconvenienti.