Hasta siempre!

NUOVO FILM SUL CHE!


Care compagne e cari compagni, vi annuncio (ma forse lo sapevate già) che nel 2007 uscirà un nuovo film sul Che, diretto dal grande Steven Soderbergh!!!  E ad interpretare il nostro mitico eroe e compagno sarà Benicio Del Toro! Che ve ne pare?? A me Benicio fa simpatia e credo che sia l'attore migliore che Soderbergh potesse scegliere per questo ruolo.... Se non altro perché gli somiglia tantissimo...Per vedere alcune foto di Benicio/Che andate pure su questo sito:http://www.stevensoderbergh.net/gallery/categories.php?cat_id=90&sessionid=07a63731db45e2bf0790d5f7c1c67b8fPutroppo, prima di buttarsi a capofitto in questo suo nuovo film, Soderbergh ha deciso di completare Ocean's Thirteen. Per questo, l'unica scena che il regista ha girato al momento è quella in cui il Che parla dentro il palazzo dell'ONU a New York, e l'ha dovuto fare in fretta e furia, perché a quanto pare fra poco inizieranno dei lavori di restauro all'interno del Palazzo delle Nazioni Unite di NY e Soderbergh voleva assolutamente che l'ambiente del film fosse proprio quello in cui parlò il vero Che.Tra l'altro, in questo suo intervento alla nona sessione dell'Assemblea Generale dell'ONU (11 dicembre 1964), il Che risponde così alle provocazioni dei rappresentanti degli altri Stati, che accusavano lui e Fidel di voler "esportare" la rivoluzione anche fuori da Cuba:"Noi sosteniamo, mille e una volta, che le rivoluzioni non si esportano. Le rivoluzioni nascono nel seno dei popoli. Le rivoluzioni sono generate dallo sfruttamento che i governi - come quello di Costarica, quello di Nicaragua, quello di Panamà o quello del Venezuela - fanno pesare sui rispettivi popoli. Poi si possono, appoggiare o meno i movimenti di liberazione; li si può aiutare, soprattutto moralmente. Ma la realtà è che le rivoluzioni non possono essere esportate.E questo lo diciamo non per giustificarci davanti a questa Assemblea; lo diciamo semplicemente per ribadire un fatto scientificamente accertato da diversi anni."Dunque le rivoluzioni non si esportano!!! Sono pienamente d'accordo, e voi??E la questione mi riporta alla mente il concetto di "esportazione della democrazia" tanto esaltato da quell'idiota di Bush e tanto biasimato da tutti quelli che si oppongono a questa disastrosa guerra in Iraq e anche a quella in Afghanistan. Io personalmente sono contrario, oltre che ovviamente alla guerra in Iraq (che tutti sappiamo è fatta solo per il petrolio), anche all'intervento in Afghanistan. O meglio, sono contrario fintantoché non ci sia un'evidente volontà (espressa in forma di organizzazione anche armata, di guerriglia, ecc..) da parte del popolo afghano di liberarsi dal regime oppressivo. E' anche vero che forse il popolo afghano non ha mai avuto neanche la forza di reagire durante l'oppressione dei talebani, dato che viveva nella fame e nella miseria più assoluta... Ammetto che, non essendo mai stato laggiù, non posso sapere come vadano le cose da questo punto di vista (anche perché le informazioni che ci danno sono pochissime), ma penso che la rivoluzione debba partire dal popolo, come diceva il Che. Altrimenti, non se ne fa nulla... anzi si fanno solo danni e nient'altro.Non voglio dire "abbandoniamoli a sè stessi"! Dico solo aiutiamoli a ribellarsi e a liberarsi dai talebani (se loro lo vogliono), ma poi lasciamoli liberi di scegliere la loro forma di governo e facciamo in modo che non passino dalla schiavitù dei talebani a quella del mondo capitalista!