E' vero, non avevo ancora scritto nulla su quello che sta succedendo in Medio Oriente e mi rammarico soprattutto con me stesso, perché un blog che si fregia, nel suo sottotitolo, di quella frase del Che non può permettersi di ignorare e non commentare la guerra tra Israele e Libano: per il semplice motivo che, tra tutte le ingiustizie, la guerra è l'Ingiustizia suprema, perché commessa da chi ha in mano le redini del potere e degli eserciti contro i deboli, gli indifesi e gli innocenti, che vi si trovano in mezzo senza volerlo e che incontrano la morte (spesso atroce) propria o dei propri figli, dei propri genitori, dei propri fratelli o sorelle senza capirne neanche il motivo.Una morte che le parole non possono raccontare perché non ne sono capaci, perché nel vocabolario italiano (ma credo anche in quello di qualsiasi altra lingua) non esistono verbi, aggettivi, sostantivi per descrivere questo:Ed è per questo che ho deciso, non senza averci pensato tanto prima, di pubblicare queste immagini sul mio blog. Se le parole non possono aiutarci a capire cosa diavolo succede in quella parte del mondo, così come in tutte le altre parti del mondo in cui si combatte una guerra, allora le immagini ci vengono in aiuto. Perché a volte, rabbrividire, scioccarsi, paralizzarsi per lo stupore di vedere qualcosa di terribile e di raccapriciante è utile!!! E' maledettamente utile, non perché siamo sadici, ma perché a volte è l'unico modo per aprire gli occhi, per capire quello che succede veramente: è solo se si capisce quello che succede veramente, si può alzare un grido spontaneo di rabbia.Molti di voi conoscono già queste foto - che ho preso dal blog di Beppe Grillo - ma probabilmente alcuni di voi, che magari passate dal mio blog per caso, non le avevate ancora viste. Ecco, a voi che non le avete mai viste io non vi dirò neanche se questi bambini siano libanesi o israeliani. Di che nazionalità, etnia, religione siano non interessa a me come non dovrebbe interessare a nessuno di noi! Io al momento non mi sento di schierarmi né a favore del Libano né a favore di Israele, anche se ciò non toglie che sono profondamente convinto che dietro la reazione evidentemente esagerata degli israeliani ci sia qualcos'altro. Ma non mi va di parlarne ora. Io di certo so solo che questi bambini sono morti di morte atroce senza aver fatto NULLA DI NULLA DI NULLA! Questo è un fatto di per sé deprecabile che non ha bisogno di ulteriori specificazioni di genere: è come un sostantivo che si spiega da solo e che non ha bisogno di alcun aggettivo per essere meglio specificato; un sostantivo di un vocabolario immaginario che in realtà racchiude in sé tanti altri sostantivi: odio, arroganza, morte, sofferenza, atrocità, malvagità (e mi fermo qui perché sinceramente ho la nausea!) e a cui dobbiamo contrapporre tutti, con forza e a gran voce, un altro vocabolario: Amore... Rispetto... Vita... Umanità... PACE...
I bambini no!
E' vero, non avevo ancora scritto nulla su quello che sta succedendo in Medio Oriente e mi rammarico soprattutto con me stesso, perché un blog che si fregia, nel suo sottotitolo, di quella frase del Che non può permettersi di ignorare e non commentare la guerra tra Israele e Libano: per il semplice motivo che, tra tutte le ingiustizie, la guerra è l'Ingiustizia suprema, perché commessa da chi ha in mano le redini del potere e degli eserciti contro i deboli, gli indifesi e gli innocenti, che vi si trovano in mezzo senza volerlo e che incontrano la morte (spesso atroce) propria o dei propri figli, dei propri genitori, dei propri fratelli o sorelle senza capirne neanche il motivo.Una morte che le parole non possono raccontare perché non ne sono capaci, perché nel vocabolario italiano (ma credo anche in quello di qualsiasi altra lingua) non esistono verbi, aggettivi, sostantivi per descrivere questo:Ed è per questo che ho deciso, non senza averci pensato tanto prima, di pubblicare queste immagini sul mio blog. Se le parole non possono aiutarci a capire cosa diavolo succede in quella parte del mondo, così come in tutte le altre parti del mondo in cui si combatte una guerra, allora le immagini ci vengono in aiuto. Perché a volte, rabbrividire, scioccarsi, paralizzarsi per lo stupore di vedere qualcosa di terribile e di raccapriciante è utile!!! E' maledettamente utile, non perché siamo sadici, ma perché a volte è l'unico modo per aprire gli occhi, per capire quello che succede veramente: è solo se si capisce quello che succede veramente, si può alzare un grido spontaneo di rabbia.Molti di voi conoscono già queste foto - che ho preso dal blog di Beppe Grillo - ma probabilmente alcuni di voi, che magari passate dal mio blog per caso, non le avevate ancora viste. Ecco, a voi che non le avete mai viste io non vi dirò neanche se questi bambini siano libanesi o israeliani. Di che nazionalità, etnia, religione siano non interessa a me come non dovrebbe interessare a nessuno di noi! Io al momento non mi sento di schierarmi né a favore del Libano né a favore di Israele, anche se ciò non toglie che sono profondamente convinto che dietro la reazione evidentemente esagerata degli israeliani ci sia qualcos'altro. Ma non mi va di parlarne ora. Io di certo so solo che questi bambini sono morti di morte atroce senza aver fatto NULLA DI NULLA DI NULLA! Questo è un fatto di per sé deprecabile che non ha bisogno di ulteriori specificazioni di genere: è come un sostantivo che si spiega da solo e che non ha bisogno di alcun aggettivo per essere meglio specificato; un sostantivo di un vocabolario immaginario che in realtà racchiude in sé tanti altri sostantivi: odio, arroganza, morte, sofferenza, atrocità, malvagità (e mi fermo qui perché sinceramente ho la nausea!) e a cui dobbiamo contrapporre tutti, con forza e a gran voce, un altro vocabolario: Amore... Rispetto... Vita... Umanità... PACE...