SergioCasoni

La realtà di un sogno

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Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 28 Maggio 2008 da infinity00
 

Quando fuori piove, la mia mente torna a quando ero bambino
seduto sul prato giocavo con un soldatino
i giochi nel cortile, il cane che correva
mia madre sul dondolo che leggeva.
Il silenzio si diffuse intorno, il sole si nascose dietro le nuvole
il cuore iniziò a battere forte, mentre rincorrevo i raggi del sole

Adoravo mio padre, quando mi prendeva in braccio
con la barba incolta e i suoi occhi di ghiaccio
quando mi portava a letto con il mio soldatino
e con la sua dolce voce mi diceva: “ti voglio bene piccolino”

Dalla macchina scese un uomo vestito di nero
lo odiai per tutta la vita, e avrei voluto che non fosse vero.
Mia madre si alzò in piedi, lasciò cadere in terra il libro che stava leggendo
lasciai cadere i giocattoli che tenevo in mano e le andai incontro correndo
non riuscii a sentire cosa si dissero, vidi solo mia madre urlare dal dolore
ricordo ancora quella scena la porterò sempre nel mio cuore.

Adoravo mio padre, quando mi prendeva in braccio
con la barba incolta e i suoi occhi di ghiaccio
quando mi portava a letto con il mio soldatino
e con la sua dolce voce mi diceva: “ti voglio bene piccolino”

La pioggia scendeva copiosa bagnandomi il vestito
mia madre seduta piangeva suo marito
nessuno badava a me, nessuno sentiva il mio dolore
le mie grida silenziose che mi spaccavano il cuore.
Lanciai la rosa che tenevo in mano sulla bara dove mio padre riposava
solo io riuscii a vederlo, mentre da lontano mi salutava


Adoravo mio padre, quando mi prendeva in braccio
con la barba incolta e i suoi occhi di ghiaccio
quando mi portava a letto con il mio soldatino
e con la sua dolce voce mi diceva: “ti voglio bene piccolino”


Ricordo quando la bara venne ricoperta, la gente e le loro parole
mia madre ed io con il nostro dolore, in quella giornata priva di sole
quella sera quando andai a letto, non venne mio padre.
Ricordo solo lo sguardo triste e il bacio di mia madre
nel buio della stanza strinsi forte il mio soldatino
ricordo ancora quando mio padre mi diceva “ ti voglio bene piccolino”

 
 
 
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