SergioCasoni

Wall Street e i nuovi yuppies


“WASHINGTON - Il pagamento di bonus miliardari ai manager di Aig è "un oltraggio" e il presidente degli Stati Uniti ha chiesto al segretario del Tesoro Tim Geithner di adottare "tutte le misure necessarie" per bloccarli. Obama continua a dare battaglia ai privilegi di Wall Street e la sua ira si scaglia oggi contro le cifre astronomiche che i grandi colossi continuano ad elargire ai dirigenti a dispetto della recessione, dei licenziamenti in massa e della peggiore crisi del sistema finanziario dai tempi della Grande Depressione.”Questo è una parte di un articolo uscito alcuni giorni fa sul quotidiano: “Repubblica”.Se ne è parlato molto, in particolare per il fatto che questi dirigenti si siano dati un premio con i soldi dei contribuenti; soldi destinati a risanare la società prossima al fallimento, dovuto in parte alla crisi mondiale e in parte alla cattiva gestione degli stessi dirigenti.Non credo che in merito a questo fatto specifico, sia necessario aggiungere altro, tutta via, parlandone con Franco la discussione si è allargata.La crisi Mondiale che ci ha investito in questo periodo, è dovuta a molti fattori, ma Franco sostiene che una buona responsabilità è di questi dirigenti, i quali forse, non sono all'altezza del compito che sono stati chiamati a svolgere. Il mondo economico è di sicuro tutto fuorché semplice e proprio per questo bisogna conoscerlo, per sapersi muovere al suo interno. Spesso le aziende mettono in posti chiave persone fidate e “collaboranti”, ma non sempre competenti. Si dovrebbe avere più coraggio nella scelta delle azioni e a volte rischiare con persone giovani con idee nuove, allineate con i tempi che corrono sempre più veloci. Bisognerebbe anche essere più umili, rimettersi in gioco e capaci di dire “ho sbagliato”. Secondo Franco, un buon dirigente deve essere una persona in grado di circondarsi di persone valide, di creare una squadra, affiatata, leale, pronta a stringere i denti nei periodi duri e a ridere quando c'è da festeggiare. I dirigenti dovrebbero capire che i collaboratori, sono persone che vanno stimolate, incentivate, gratificate, in questo modo si può ottenere da ogni uno il meglio che può offrire. Non sono molti i dirigenti che hanno capito questo, la maggior parte di questi è convinta che per ottenere il massimo risultato è necessario creare una competizione per stabilire chi è il più bravo, non capendo che in questo modo, avranno un effetto contrario a quello desiderato.Franco non è un'economista e nemmeno un dirigente, è stato semplicemente un  buon lavoratore. Di sicuro la sua teoria non è la sola, tanto meno la migliore, ma sono convinto che quando delle persone lavorano in un ambiente tranquillo, sereno, accogliente e dove i colleghi non sono dei “Giuda” pronti a venderti per una fantomatica carriera, ma fanno parte di una squadra seria ed affiatata, dove ci si aiuta, perché si è tutti sulla stessa barca, e dove i dipendenti non si sentono soltanto un numero, ma un elemento fondamentale di un sofisticato meccanismo chiamato “Azienda”, sono sicuro che in una situazione del genere, ne gioverebbe sia l'azienda che i suoi dipendenti.