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Mutui: l’abbassamento delle rate deve essere tempestivo


La decisione di ieri della Banca Centrale Europea di abbassare ulteriormente i tassi di interesse, dal 2,5% al 2%, è sulla carta una buona notizia per le famiglie che al momento si trovano a pagare le rate di un mutuo a tasso variabile. Ma il condizionale è d’obbligo, visto che ora tocca agli istituti di credito trasferire immediatamente tale riduzione sulle prossime rate mensili a carico delle famiglie.Secondo le stime della Federconsumatori, il taglio della BCE può apportare su un ‘mutuo tipo’ di 100 mila euro con durata trentennale un abbassamento della rata mensile di 30 euro, che corrispondono a ben 360 euro annui. L’Associazione, di conseguenza, auspica che le banche non facciano orecchie da mercante, e che soprattutto non incrementino i costi a carico dei nuovi mutuatari aumentando gli spread al fine di compensare l’abbassamento dei margini di profitto derivanti dalla riduzione dei tassi di interesse. A tal fine, la Federconsumatori, congiuntamente con l’Adusbef, rende noto che vigilerà sui comportamenti degli istituti di credito in materia di tassi sui mutui e sugli spread applicati, riservandosi eventualmente di procedere con denunce penali nel caso in cui fossero riscontrate gravi inadempienze e comportamenti scorretti lesivi della concorrenza. Pubblicato da Filadelfo in Banche, Casa, Mutui, Primo Piano.Venerdì, 16 Gennaio 2009.