L'appello

mi piaci


         Tracciare dei segni su un foglio che assomiglino a parole, per poi lasciare tutto al caso, che dia loro un significato, un ordine, una parvenza di realtà e poi vederle ,
strappare al mondo le sue leggi, le sue regole, e nutrirsi di assurdo, di fantasia.
 E cercare più che la logica la musicalitàdegli accostamenti,l'armonia del caso, gli accordi fra le parole, l'assonanza delle desinenze
Gettare al vento anche l'ultimo lampo di coscienza, per immergersi nel sogno, nel baratro della memoria e godere dell'imprevisto dell'ignoto,
delle sue mille facce senza volto prigioniere nel buio dell'anima che strazia, che consola.
Inebriarsi di ogni attimo perduto nei labirinti della mente far di tutto per non uscirne per non spezzare il filo che ci tiene sospesi al di sopra delle verità delle menzogne,
delle loro subdole sfumature. Nutrirsi di follia cercare la spontaneità in ogni gesto in ogni sentimento dimenticando lo scopo,
il perché, per poi deridere un passato falso artificiale, strapparti di dosso la sporca veste dell'ipocrisia, e scoprirti nudo come il primo uomo, con tutto da inventare.
essere e non appariretrovare e non possedereosservare e non guardareascoltare e non udireper vedere e sentire.(WEB)        @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@