Tracciare dei segni su un foglio che assomiglino a parole,
per poi lasciare tutto al caso,
che dia loro un significato,
un ordine,
una parvenza di realtà
e poi vederle ,
strappare al mondo le sue leggi,
le sue regole,
e nutrirsi di assurdo,
di fantasia.
E cercare più che la logica la musicalità
degli accostamenti,
l'armonia del caso,
gli accordi fra le parole,
l'assonanza delle desinenze
Gettare al vento anche l'ultimo lampo di coscienza,
per immergersi nel sogno,
nel baratro della memoria
e godere dell'imprevisto
dell'ignoto,
delle sue mille facce senza volto
prigioniere nel buio dell'anima che strazia,
che consola.
Inebriarsi di ogni attimo perduto nei labirinti della mente
far di tutto per non uscirne
per non spezzare il filo che ci tiene sospesi
al di sopra delle verità
delle menzogne,
delle loro subdole sfumature.
Nutrirsi di follia
cercare la spontaneità in ogni gesto
in ogni sentimento
dimenticando lo scopo,
il perché,
per poi deridere un passato falso
artificiale,
strapparti di dosso la sporca veste dell'ipocrisia,
e scoprirti nudo come il primo uomo,
con tutto da inventare.
essere e non apparire
trovare e non possedere
osservare e non guardare
ascoltare e non udire
per vedere e sentire.
(WEB)
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