E di notte sulla terra battutasparpagliando le ossaci mettiamo a dormire con lo sguardoaggrappato a una stella. Lacerati e aggrediti,dalle ombre convulse del giornoricuciamo la pelle ferita tra offuscati respiri e peccati perdonati e commessi in un'Ave é'mmaria di rimorsi. Dentro al sonno cerchiamouna vita diversa, meno atrocee feroce senza stupri di piaghe infuocatea segnarci. Macellati cavalliconsacrati al peccato del sangue. Calpestio, d’una carne unta e dopo buttata, che incessante risuona sotto l’urlo reciso di zoccoli spenti. Corrado Brocco