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MANUEL BANDEIRA, 3 POESIE


Momento in un caffé Quando il funerale passòGli uomini che si trovavano nel cafféSi tolsero meccanicamente i cappelliSalutavano il morto distrattiErano tutti rivolti alla vita Assorti nella vitaFiduciosi della vita. Uno tuttavia si tolse il capello con un gesto ampio e lentoGuardando lungamente il feretroQuesti sapeva che la vita è un'agitazione feroce e senza finalitàChe la vita è tradimentoE salutava la materia che passavaLiberata per sempre dall'anima estinta. (Estrela da manhã, 1936)La mia grande tenerezza La mia grande tenerezzaPer gli uccellini morti,Per i ragnetti piccoli. La mia grande tenerezzaPer le donne che furono belle bambineE sono diventate brutte donne;Per le donne che furono desiderabiliE hanno smesso di esserlo;Per le donne che mi amaronoE che io non ho potuto amare. La mia grande tenerezzaPer le poesie cheNon sono riuscito a realizzare. La mia grande tenerezzaPer le amate cheSono invecchiate senza cattiveria. La mia grande tenerezzaPer le gocce di rugiada cheSono l'unico ornamentoDi una tomba. (A Estrela da tarde, 1958)  L’ULTIMA POESIA Così vorrei che fosse la mia ultima poesia Che fosse tenera nel dire le cose più semplici e meno intenzionali Che fosse ardente come un singhiozzo senza lacrime Che avesse la bellezza dei fiori quasi senza profumo La purezza della fiamma che consuma i diamanti più puri La passione dei suicidi che si ammazzano senza spiegazione. Manuel Bandeira (1886-1968), è stato il più grande poeta del Movimento Modernista Brasiliano.