Nell’odore sanguinante della luna si fa subito mattina. Sulla pelle del respiro, le radici della terra si feriscono di verde. Tutto il sangue si ritrae.Tiri il filo della notte, scavi chiodi e cicatriciPietre bianche di miseria.Le macerie già segnate alla polvere che hai morso. In quest’arido deserto si ribagna la tua carneQuesto buio così pesante sembra un masso,un cadavere scomposto che da anni porti addosso.La tua testa è un rumore rugginoso,Una scatola di latta ai cancelli del tuo sonno.Nelle immagini e nei suoni negli odori e nei rumoriTi rimane quest’asfalto questa pece queste sagome di gessoChe si affollano ai pensieri.Tutto ormai è così normale…Solo un cesso per potere vomitare. Corrado Brocco