lacosachiamatapoesia

DIS CARICHE


 Per la stanchezzaTerra!Lascia che copra di baci il tuo capo quasi già calvocon brandelli delle mie labbra sporche di belletti altrui.Col fumo dei capelli sull’incendio degli occhi di stagnolascia che avvolga i seni incavati delle paludi.Tu! Siamo in due, tu ed io,lacerati di ferite, braccati come daini,nell’impennato nitrito dei cavalli sellati della morte.Intorpiditi d’ira gli occhi dei fuochi che marciscono negliacquazzoni,il fumo da dietro la casa ci raggiungerà con le lunghe zampeSorella mia!Negli ospizi dei secoli venturi,forse, mi si troverà una madre;io le ho gettato un corno insanguinato di canti.Gracidando, saltella nel campoun fossato, verde spione,per imprigionarcicon le corde delle sudice strade. Vladimir Majakovskij