Il Setaccio

Kahlil Gibran


Non potrete essere liberi finché perfino il desiderio di cercare la libertà non vi sembri una briglia, e non avrete cessato di parlarne come di una meta e un compimento.Sarete liberi, infatti, non quando i vostri giorni saranno privi di ansie e le notti senza un bisogno o una pena.Ma quando queste cose vi stringeranno come una cintura e saprete innalzarvi al di sopra di esse nudi e sciolti.Ma come potrete innalzarvi oltre i giorni e le notti se non rompendo le catene che all'alba della vostra comprensione avete stretto intorno all'ora meridiana?In verità, ciò che chiamate libertà è la più resistente di tali catene, benché i suoi anelli brillino al sole e abbaglino i vostri occhi.E che cosa volete eliminare per essere liberi se non brandelli di voi stessi?Se è una legge ingiusta che volete abolire, l'avete scritta sulla fronte con le vostre mani.Non la potete cancellare, né bruciando i vostri libri di diritto, né lavando le fronti dei giudici, anche versandovi su il mare.E se è un despota che volete deporre, badate prima a distruggerne il trono eretto in voi.Perché un tiranno come può governare uomini liberi e orgogliosi se non tiranneggiando la loro libertà e calpestando il loro orgoglio?E se è una noia che volete scacciare, essa fu scelta da voi più che imposta dagli altri.E se è un timore che volete fugare, la sua sede è nell'animo vostro, non nella mano di chi temete.In verità, tutte le cose muovono dentro il vostro essere in un perenne semi abbracciamento, quelle desiderate e le temute, le ripugnanti e le amate, le perseguite e quelle che vorreste evitare.Esse muovono in voi come ombre e luci in stretto accoppiamento.E quando l'ombra svanisce e non è più, la luce che indugia diventa un'ombra per un'altra luce.Così la vostra libertà, appena perde le catene, diventa essa stessa la catena per una maggiore libertà.