la sete verde

come si accontenta per niente facilmente certa gente


Si intrufola dalla porta di servizio,di soppiatto oltrepassa la cucina,il salotto, l'ingresso,sale le scale ed entrain camera. Si chinasul mio letto e dice che è venutoa uccidermi. Il lavorolo svolgerà a stadi.Prima verranno spuntatele unghie, poi le ditadei piedi eccetera fino a chenulla resti di me.Stacca un minuscolo attrezzodal portachiavi, e attacca.Sento Il lago dei cigni dallo stereodi un vicino e canticchio.Quanto tempo trascorranon so dire. Ma quando torno in melo sento dire che è arrivato al colloe che non è in grado di continuareperché è stanco. Gli dicoche ha fatto abbastanza,che dovrebbe rincasare, riposare.Mi ringrazia e se ne va.Mi sorprende semprecome si accontenta facilmentecerta gente. Mark Strand - da Sleeping with One Eye Open (1964) Bill Frisell, Shenandoah       fuori_post fotosintetico clorofilliano...la realtà si estende innanzi,oceanica. il vuoto.l'impensato, impensabile.sposto il peso da un piede all'altro,in cerca di equilibri.in ogni caso cercherò equilibri,esisto per questo.ma è dal disequilibrio,dalla fortunata Stranezzache sgorga la fortuità di vedere altro.le apparenze scompaiono,il rumore cambia e attutendosi muore.la luce diventa un mantello invisibileper un re che sa di essere nudo.ho poggiato due foglie di ciliegio sugli occhi,per avere un impressione verde.sento le ciglia graffiaredolcemente la superficie fresca e lievemente increspata.in un disegno pari alla mappa del tesoro,un reticolo di clorofilla.sola e verde.sento che la mia bocca s'arriccia,lecco le labbra e mi accorgo che sono io a sorridere