la sete verde

ti stavo aspettando


WALLACE STEVENS   .1 Lo squisito ambiente del fatto. Una poesia ultima sarà una poesia del fatto nella lingua del fatto. Ma sarà una poesia del fatto non prima realizzato..2 Viviamo nella mente..3 Il poeta deve avere qualcosa per natura e a causa di ciò deve sapere di più del mondo..4 Il poeta sente abbondantemente la poesia di tutte le cose..5 Vivere nel mondo ma al di fuori delle concezioni esistenti di esso..6 Sono le spiegazioni delle cose che diamo a noi stessi che svelano il nostro carattere: i temi delle proprie poesie sono i simboli del proprio io o di uno dei propri io.ADAGIA di WALLACE STEVENS, dal Meridiano, pagine 1008 e 1009   FTMYou've Got The Love, live at Royal Albert Hall, 3 aprile 2012      hard fuck nota:il tuo saluto resta il migliore, formalmente il più bello:"ti stavo aspettando".e non interessa a nessuno quantotempo sia trascorso dall'ultima visita,sempre mia vista la tua pigrizia,la conversazione o meglio l'intesariprende esattamente da dovel'avevamo lasciata.attraversiamo la tua casa per raggiungerne il retro, che guardaai prati.raggiunto il porticato, ti siedi sulla tua sedia di legno scuro,accendi la prima di una infinita serie di sigarette.  il mio posto è il secondo dei sei gradini di legno.non ci guardiamo in viso, perlomenonon qui,entrambi catalizzatidal verde struggente dei prati. ha inizio così il seguito del dialogo che ha per filtro e negozio non i nostri occhi perché,ce lo siamo detti spesso, siamo bravi tued io, mentiremmo. e mentre dentro casa le nostre piccole grandifamiglie mescolano la nostra storia, fuori è stupendo ascoltare i tuoi versi segreti,i tuoi pensieri, e raccontarti frammenti, attimi.