la sete verde

copiose sorsate di niente


CHARLES SIMICMENU' DEL GIORNOMister, abbiamo soltanto una ciotola vuota e un cucchiaio perché tu possa trangugiare copiose sorsate di niente,lasciando credere che stia sorbendo una zuppa densa e scura, fumante, dalla ciotola vuota. versi tratti da THE LUNATICa cura di PAOLO FEBBRAROELLIOT per LIT EDIZIONI, 2017pagine 28 e 29   GIAN: COPIOSE SORSATE DI NIENTECome Odisseobrucio il pane nero dell'inganno.Come Pietromi salvo dall'agonia dell'innocenza.Incero l'animo screpolatocui possa scivolareil destino artefatto.      fuck nota imprigionata in un lungo pranzo di nozze tardive.passata l'allegrezza iniziale, adempiute alle consuetudini di invitata,ingerisco pezzetti di dialogo preparati dallo sconosciuto vicino di posto.non riesco a ricordare il nome, malgrado la doverosa presentazione iniziale.vorrà significare qualcosa tutto questo: scegliere chi interpretare, decodificare apprendendo un linguaggio spesso insufficiente,mettere ben in vista il cartellino di presenza,entrare nel gran palco,fare la propria parte,non dico perfettamente, ma provandoci.e mentre il vicino, ancora sconosciuto, mi passa piccole porzioni dal proprio piatto, con cortesia,ancora gli occhi corrono alla ricerca di una via che mi permetta di uscire,prendere un respiro profondo.e mentre gli sposi dondolano in un ballo che dovrebbe stabilire una certa forma di appartenenza vicendevole, sorridendo carezzo il dolce paesaggio lontano da me lo spessore di un vetro,osservandolo attraverso un fascio di rose bianche, splendide, senza alcun profumo, senza spine,talmente false da far venire le lacrime aglio occhi, che si ergono elegantemente invadenti al centro di questo tavolo delle feste.l'inganno ha un sapore strano,nessuno pare farci troppo caso