JOHN DONNELA PULCE (anno di pubblicazione 1633) Osserva soltanto questa pulce, e guardache cosa piccola è quella che mi neghi;Prima mi ha succhiato, ed ora succhia te:In lei si mescola il nostro sangue;Tu sai che questo non può essere chiamato,un peccato, una vergogna, uno sverginamento;lei però ne gode ed ha fatto niente piùche nutrirsi di un sangue che era due,E questo, ahimè, è più di quanto faremmo.Oh rimani, risparmia in questa pulce tre vite!In lei siamo, già, più che sposati.Questa pulce sei tu, sono io, e questo è il nostroletto e il nostro tempio di nozze. Nonostante il rancore dei tuoi, e tu, ci siamo incontrati,e chiusi in queste mura viventi di giaietto.Anche se lo stare con te potrebbe uccidermi,non lasciare che sia aggiunto questo suicidio,e sacrilegio, pecchi tre volte, perché tre ne uccidi.Impulsiva e crudele! Hai già coloratodi sangue innocente la tua unghia?Dove trovi colpevole questa pulce,tranne per quella goccia a te succhiata?Tu stessa trionfi e trovi che più debolinon siamo ora io e te. Questo è vero,allora impara quanto siano false le tue paure:Davvero molto onore verrà perduto quando mi ti darai, poiché la morte di questa pulce ti ha preso la vita.tratto da: The Norton Anthology of Poetry (1996) Arvo PärtSpiegel im Spiegel
pulce, metafora sessuale
JOHN DONNELA PULCE (anno di pubblicazione 1633) Osserva soltanto questa pulce, e guardache cosa piccola è quella che mi neghi;Prima mi ha succhiato, ed ora succhia te:In lei si mescola il nostro sangue;Tu sai che questo non può essere chiamato,un peccato, una vergogna, uno sverginamento;lei però ne gode ed ha fatto niente piùche nutrirsi di un sangue che era due,E questo, ahimè, è più di quanto faremmo.Oh rimani, risparmia in questa pulce tre vite!In lei siamo, già, più che sposati.Questa pulce sei tu, sono io, e questo è il nostroletto e il nostro tempio di nozze. Nonostante il rancore dei tuoi, e tu, ci siamo incontrati,e chiusi in queste mura viventi di giaietto.Anche se lo stare con te potrebbe uccidermi,non lasciare che sia aggiunto questo suicidio,e sacrilegio, pecchi tre volte, perché tre ne uccidi.Impulsiva e crudele! Hai già coloratodi sangue innocente la tua unghia?Dove trovi colpevole questa pulce,tranne per quella goccia a te succhiata?Tu stessa trionfi e trovi che più debolinon siamo ora io e te. Questo è vero,allora impara quanto siano false le tue paure:Davvero molto onore verrà perduto quando mi ti darai, poiché la morte di questa pulce ti ha preso la vita.tratto da: The Norton Anthology of Poetry (1996) Arvo PärtSpiegel im Spiegel