ZBIGNIEW HERBERTIL TEMPOe io vivo in tempi diversi, come un insetto nell'ombra,immobile, dunque senza tempo, perché immobili sono le mie membra e non getto ombra sulla parete, sono tuttodentro la caverna, immobile come nell'ambra, e dunqueinesistente;e io vivo in tempi diversi, immobile, ma dotato di ognimovimento, perché vivo nello spazio e vi appartengo e tut-to quel che è spazio mi concede la sua forma fugace, com-movente.;e io vivo in tempi diversi, inesistente, dolorosamente immobile e dolorosamente in movimento, e davvero non so che cosa mi viene dato e che cosa mi viene tolto per sempreversi da L'EPILOGO DELLA TEMPESTAa cura di Francesca Fornari, Adelphi Editore 2016, pagina 104 ^ ^ ^ZBIGNIEW HERBERTTESSUTOForesta di fili dita sottili e telai della fedeltàflutti oscuri dell'attesae allora stammi vicino fragile memoriaconcedimi la tua infinitàTenue luce della coscienza un monotono ticchettiomisura gli anni dell'isola i secoliper portare infine sulla riva vicinala barchetta e la trama l'ordito e il sudarioversi da L'EPILOGO DELLA TEMPESTAa cura di Francesca Fornari, Adelphi Editore 2016, pagina 109
la barchetta e la trama l'ordito e il sudario
ZBIGNIEW HERBERTIL TEMPOe io vivo in tempi diversi, come un insetto nell'ombra,immobile, dunque senza tempo, perché immobili sono le mie membra e non getto ombra sulla parete, sono tuttodentro la caverna, immobile come nell'ambra, e dunqueinesistente;e io vivo in tempi diversi, immobile, ma dotato di ognimovimento, perché vivo nello spazio e vi appartengo e tut-to quel che è spazio mi concede la sua forma fugace, com-movente.;e io vivo in tempi diversi, inesistente, dolorosamente immobile e dolorosamente in movimento, e davvero non so che cosa mi viene dato e che cosa mi viene tolto per sempreversi da L'EPILOGO DELLA TEMPESTAa cura di Francesca Fornari, Adelphi Editore 2016, pagina 104 ^ ^ ^ZBIGNIEW HERBERTTESSUTOForesta di fili dita sottili e telai della fedeltàflutti oscuri dell'attesae allora stammi vicino fragile memoriaconcedimi la tua infinitàTenue luce della coscienza un monotono ticchettiomisura gli anni dell'isola i secoliper portare infine sulla riva vicinala barchetta e la trama l'ordito e il sudarioversi da L'EPILOGO DELLA TEMPESTAa cura di Francesca Fornari, Adelphi Editore 2016, pagina 109