la sete verde

chiamarti erba


LEONARD COHENCHIAMARTI ERBAChiamarti erba     chiamarti erba sottile piegata dal vento dirti piena di grazia      e cresciuta lungo il fiume Dire in quale nazione      dire lungo quale fiume             dire di che colore Raccontare dov'è l'orologio              nel volto della rosa raccontare dove sono le mani infilzate       che piegano i recinti Chiamarti una che ama in qualsiasi stanza       nei frutteti sui mari senza sapere chi è che lasci        chi scavalchi               chi ti viene dietro Chiamarti una che cade davanti a un'arca misteriosa         filo di perle e fede nuziale in frantumi senza sapere chi guarda e chi è in lutto         dietro alle proprie ali di gloria Rivendicarti adesso          per il sangue per il regno per l'amore Raccontare il ventre schiantato di Maria          raccontare le braccia abbandonate così tristi          Rivendicarti in nome di mio padre          Chiamarti erba versi da POESIE/1  - CONFRONTIAMO ALLORA I NOSTRI MITI  - LE SPEZIE DELLA TERRAprefazione di GIANCARLO DE CATALDO E MONI OVADIAtraduzioni  di GIANCARLO DE CATALDO e DAMIANO ABENIMInimum Fax Editore, 2018 (da pagina 294 a pagina 297)  GIANPost notaNel crepuscolo caldo e umido la bellezza del vento, coreografo di danze in spazi verdi fatto di sogni multicolori. Tracce di bellezze come frammenti di movimenti cardiaci spuntano e spariscono. Superfice fragile del mio corpo per il suo andare in pezzi.   WOODENSHIPTi chiamassi erbaTi chiamassi"erba", gramigna dovrei specificare: infestante come non mai nella mia testa, come anche nel petto reticolo fitto di radici che, sprofondando dai piedi, mi farebbe terriccio fertile per l'erbamore invasiva e persuasiva fluente,sul declivio dolce di steli accentati dal vento.   SEVERALERBAdi BLAGA DIMITROVANessuna paurache mi calpestino.Calpestata, l'erbadiventa un sentiero. ROBERTAnoi e la natura un tutt'uno.DAUNFIORE erba un nome bellissimo, un nome che sa di terra e che accarezza il cielo...erba la voce della terra che si mescola al vento...fuck nota osservare il bambuseto durante il temporale,notarne l'assurda eleganza nel piegarsi simultaneo,percepire lo strofinio accordato delle foglie ellittiche, piccole lance suonanti.ammirare la straordinaria attitudine all'accettazione degli elementi,comprendere l'opportunità necessaria del gruppo,assimilare l'arte di risollevarsi.la tempesta mi sorprende potente e furiosa, nel cammino arso,spreco, muovendo silenziosamente le labbra, aggettivi, a descriverne la forza.dalla terra bollente sbuffa un poco di polvere per poi esplodere in fragranza,il bambuseto è intento alla danza elastica dell'acqua.mentre sulla mia pelle si rincorrono brividi involontari,mi innamoro così, inevitabilmente.