la sete verde

for now


THOMAS FEINERFOR NOW  HEATHER MCHUGH RESPIROQuello che voglio da Dio, temo di esserespiacevole, non è nessuno degli affaridel corpo, orrendi pastidi sangue e di ostia, e nessunadelle reti di uomini servili,neurali, capillari o elettriche.Niente piccole storie recitatenel tempio, nel collo e nel polso.Voglio l'aria grave,senza inni, senza ritorni,il bacio profondo - dell'assenza.Voglio essere libera dagli uomini,che sembrano amichevoli ma muoiono,e libera dai miei studilegati al suono. Vogliolo spazio in cui scompaionotutti i nomi di adorazione,e la terra recede a uno svanired'argento, il puntoin cui possiamo dimenticarela nostra storia di desiderie divenireil suo splendido respiro blu,il suo spirito e unica canzone.  Gian,  rametto d'erica Quasi tuttoquasi nulla è scritto dell'alito d'ognuno,tagliato nel taglio della carnein vergine crisalidesull'orlo dell'iride,in cui lavagna del cielo girae l'instabile gesso delle parole,lungo l'infinito circolo finitosulla frontiera esausti neuterdei segni non segni. Several, sfumature dell'ericaLeggo e svanisco in argento ... Roberta - proprietà transitiva dell'erica confesso (non mi viene altra parola) CHE appena letto lo scritto da te postato, mi è successo di non leggere la tua nota (prima volta). Sentivo non essere nelle mie corde, lo scritto. Anche se lo avevo letto e non a tirar via.. lo trovavo 'blasfemo', ma non nel senso canonico, consentimi. Eppure, stamattina come ti scrivevo, mentre correvo, - che se uno legge, non può più scordare, anche se gli pare, ciò che legge, mi ha aiutata a 'pensare' - in un modo diverso, rispetto a quello che mi serve per alleggerire la corsa e il lavoro personale, che vado facendo. Mi dicevo, che lungi da me il senso religioso, - ma con convinzione profonda, che Dio è ovunque anche dove pensiamo non sia, e che forse proprio nemmeno lui, avrebbe voluto, sai, quello che è scritto in poesia.. abbiamo forse bisogno noi, che si compia un 'rituale'. Ora è sera, fa caldissimo, ed io non ho la dialettica necessaria, per argomentare, più facile sarebbe parlarci a 4 occhi.E non è possibile, però ciò che ha lasciato traccia di ciò che hai inserito, è che in quella dissolvenza, anche c'è l'unione col tutto e quindi con quell'entità che io chiamo Dio. Sul tuo scritto, mi astengo, mai come stavolta ne ho colto una cosa personale e discreta, che tra le righe non ha bisogno di essere ulteriormente disturbata, come io ora sto facendo. Ma il tuo beneplacito (vero) perdona la parte ingenua di me e il mio bisogno di mettere nero su bianco, quando non riesco a scrivere sulle pagine mie..   woodenship - desiderio ed ericaDesiderare qualcosa di mortale, da parte di chi sa d'esser mortale, non è bello e non fa poesia:se si è mortali, si deve aspirare al non esserlo. E nulla di meglio allo scopo, di un confine che discrimina la materialità dalla immaterialità del respiro dell'anima...  fuck nota (del tipo personale)rianimo certi ricordi cui sei attorcigliato. il rimprovero,il malcontento che dici, che dimostri, persino un grado di cattiveria che ci metti, mi fanno sorridere ora, sempre.sono di pessimo carattere, distillato geneticodi barbari determinati e testardi, affamati di libertà, una schiatta di senzaterra e senzadio,alla ricerca di mulini, di sudore e grano,l'impasto ideale di un certo pane.preferisco le persone alle cose, preferisco l'ombra alla luce, preferisco il gioco pericolosodi limiti da superare alla certezza della convenienza.preferisco le quinte al palcoscenico.esploro il grigio in variazioni infinite ma amo,senza condizioni, verdi e blu.l'ultima scrittura è la più vera letta sino ad ora, ti sei spogliato, hai dato la possibilità al bastardo che tieni legato dentro di parlarci semplicemente, senza sopravesti dorate.e, anche per questo, ci è voluto tutto il coraggio disponibile oltre a tanto tempo e fiumi di inchiostri.compresenti due costanti: di essere letto, di leggerti.