la sete verde

e lo specchio era invecchiato


GHIANNIS RITSOSPiccola cronacaGli ulivi stracarichi per il peso dei frutti, le viti maturano, le donne ancora gravide, i ragazzi nuotano, il signor Michalis ha comprato una barca nuova, bianca con una doppia riga rossa. Di sera escono a pesca le lampare, le luci tremolano per una quieta commozione, come se niente, ma proprio niente fosse cambiato a questo mondo. Soltanto quelli che hanno peregrinato per anni, che hanno attraversato molte Simplegadi, con appeso sempre al collo l'amuleto di terra della patria, quelli, ieri sera, ci hanno portato qualcosa di nuovo ed eterno. Ma il giorno dopo, Elena andò a pettinarsi davanti al grande specchio, e lo specchio era invecchiato molto, e i capelli le erano caduti. Karlòvasim 9.VIII.87 EDWARD HOPPERThe long leg, 1935
              fuck notaritaglio un quadratino di tempo,con la forbice disegnata dalle mie palpebre.mi ci disegno mentre sto immaginando l'Egeoblu brillante, mimetizzata su di uno scogliochiaro, guancia poggiata alla ruvidezza,sapore e odore di sale e sole, immaginandoodissee senza senso, meravigliosamente.cancello e, più verosimilmente, osservo il biaccoscuro filarsela velocissimo, al rumore dei miei passi, tra l'erba verde quasi pronta a seccare.in ultimo sono nel reale, volendo effimero, le mani tornano agli impegni, la saliva non ha più sapore di sale,al naso non arriva l'odore d'erbe,solo gli occhi, per qualche istante, l'uno blu, l'uno verde,continuano nel sogno.