la sete verde

amo le mappe perché dicono le bugie


La Mappa versi di Wislawa SzymborskaPiatta come un tavolosul quale è posata.Sotto - nulla si muove.né cerca uno sbocco.Sopra - il mio fiato umanonon crea vortici d'ariae lascia tranquillala sua intera superficie.Bassopiani e vallate sono sempre verdi,altopiani e montagne sono gialli e marrone,oceani e mari - di un azzurro amicosui margini sdruciti.Qui tutto è piccolo, vicino, alla portata.con la punta dell'unghia posso schiacciare i vulcani,accarezzare i poli senza guanti grossi,posso con un'occhiataabbracciare ogni desertoinsieme al fiume che sta lì accanto.Segnalano le selve alcuni alberellitra i quali è ben difficile smarrirsi.A est e oves, sopra e sottol'equatore, un assolutosilenzio sparso come semi,ma in ogni seme nerola gente vive.Fosse comuni e improvvise rovinesono assenti in questo quadro.I confini s'intravedono appena,quasi esitanti - esserci o non esserci?Amo le mappe perche dicono bugie.Perchè sbarrano il passo a verità aggressive.Perchè con indulgenza e buonumoresul tavolo mi dispiegano un mondoche non è di questo mondo.scelto da BASTA COSI', Adelphi editore    Allegoria della simulazione, (doppio inganno)LORENZO LIPPI
     fuck notapioggia e bach,un mattino qualunque, la cadenza dell'orologio,il silenzio domestico, il caffè freddo,la cartella da rivredere,della noia,alcune idee,scarponcini,jeans,felpa,chiavi dell'auto.come ti chiami?che lavoro fai?quanti anni hai?da dove vieni?il calendario,impegni,scadenze,visite mediche,visite mediche specialistiche,cose da fare,cose da non fare,pensieri,pensieri belli ,brutti pensieri,pensieri sporchi,puliti.osservo la rosa selvatica all'angolo est del prato,ha perdute le piccole foglie, è guarnita di una stupefacente quantità di bacche rosse, si chiamano cinorrodi, una sorta di dono esagerato che, con caparbietàla pianta  nuda e scheletrita, spinge e porge.