la sete verde

con professionale assenza di stupore


LO SPECCHIO di WISLAWA SZYMBORSKA   Sì, mi ricordo quella parete nella nostra città rasa al suolo. Si ergeva fin quasi al sesto piano. Al quarto c'era uno specchio, uno specchio assurdo perché intatto, saldamente fissato.Non rifletteva più nessuna faccia, nessuna mano a ravviare chiome, nessuna porta dirimpetto, nulla cui possa darsi il nome "luogo".Era come durante le vacanze - vi si rispecchiava il cielo vivo, nubi in corsa nell'aria impetuosa, polvere di macerie lavata dalla pioggia lucente, e uccelli in volo, le stelle, il sole, all'alba.E' così, come ogni oggetto fatto bene, funzionava in modo inappuntabile, con professionale assenza di stupore.        MADDALENA PENITENTE(fuoco agli specchi) GEORGE DE LA TOUR
           two facesscelto il solito gradinolo sguardo vaga dal cielo scuro e tersoal bosco.affondare gli occhi nel mistero oscuroaffinare gli orecchi cercando rumori conosciuti,etichettarli, sperare e temere un nuovosuono.la tazza bianca tra le mani,il tè caldo.l'alba è la pagina pulitauna manciata di pensieri la scrive.ho bisogno di parlarti,ho bisogno del tuo ascolto.dimmi,vieni.jeans,maglioncino,scarpe,chiavi dell'auto,stazione, treno.48 minuti dichiarati e cambia l'ambientazione,ci vuole poco, davvero poco.il ruolo di tutrice dei tuoi ricordi mi preoccupa.raccogliere idee misto confidenza,confonderle tra le mie,cercare di dimenticarle.hai le mani calde,sei preoccupato,odori di caffè e sigarette.un saluto veloce,la prossima volta sarai tuil confidente.lo dici ogni, sappiamo beneche non è così.48 minuti, mentre attendodi andarmene da questo posto,stando dietro questa sottile mascheracelante ben altre maschere,per tornare a scrutare tra le foglie,mentre mi manca persino il rumoredolce dell'erba calpestata.