LO SPECCHIO di WISLAWA SZYMBORSKA Sì, mi ricordo quella parete nella nostra città rasa al suolo. Si ergeva fin quasi al sesto piano. Al quarto c'era uno specchio, uno specchio assurdo perché intatto, saldamente fissato.Non rifletteva più nessuna faccia, nessuna mano a ravviare chiome, nessuna porta dirimpetto, nulla cui possa darsi il nome "luogo".Era come durante le vacanze - vi si rispecchiava il cielo vivo, nubi in corsa nell'aria impetuosa, polvere di macerie lavata dalla pioggia lucente, e uccelli in volo, le stelle, il sole, all'alba.E' così, come ogni oggetto fatto bene, funzionava in modo inappuntabile, con professionale assenza di stupore. MADDALENA PENITENTE(fuoco agli specchi) GEORGE DE LA TOUR
con professionale assenza di stupore
LO SPECCHIO di WISLAWA SZYMBORSKA Sì, mi ricordo quella parete nella nostra città rasa al suolo. Si ergeva fin quasi al sesto piano. Al quarto c'era uno specchio, uno specchio assurdo perché intatto, saldamente fissato.Non rifletteva più nessuna faccia, nessuna mano a ravviare chiome, nessuna porta dirimpetto, nulla cui possa darsi il nome "luogo".Era come durante le vacanze - vi si rispecchiava il cielo vivo, nubi in corsa nell'aria impetuosa, polvere di macerie lavata dalla pioggia lucente, e uccelli in volo, le stelle, il sole, all'alba.E' così, come ogni oggetto fatto bene, funzionava in modo inappuntabile, con professionale assenza di stupore. MADDALENA PENITENTE(fuoco agli specchi) GEORGE DE LA TOUR