la sete verde

a proposito di Serj


SERJ TANKIANUn disastroIsotopi astronomici mormorando,la formazione di una nota,per denotare la formazione dell'inchiostro,Credo,ciò nonostante,io sono un disastrouna Metafora?versi da Cool Gardens       pret a porter concertSERJ TANKIAN   GianConcorde attimoPer un attimo siamo all'unisono, eppure non la stessa cosa. Ogni circolazione di sensazioni ha il suo tempo conchiuso. Tu sei sull'isola dura,rinchiusa nella gabbia di ferro con la bocca secca, ansimando come un piccolo cane sotto il sole equatoriale pesante come una pietra.Tutto questo hai gettato sul piatto della bilancia contro il tempo che fugge senza memoria. Sul piatto della bilancia contro l'inaccessibile movimento che fugge e che si disgrega nella composizione del sangue, nel midollo osseo, nelle cellule cerebrali, nelle galassie.    Woodenshipragione tra le dita La metafora, non è che il miraggio di chi,assetato, s'inventa visione nell'illusione di riuscire a dissetarsi. Così è che si lascia governare dalla sete, navigando sulle sabbie mobili di una poesia che possa farci da fonte, in un'oasi ancora da scoprire, ove ristorare travagli e patemi... però non è vero che il tutto stia "collocato dietro allo sterno a comandare".C'è anche qualcosa che si colloca pure sotto polpastrello di pollice che sempre si oppone: lo si sente quando spunge, come a volere sfuggire dalla prigione di pelle.          fuck notabevo la poesia che s'insinua liquidanell'esistenza, in forme varie.con la fedeltà dismessa le corazze polverizzatepriva di singoli elementi di difesaassorbo col bisogno di spegnere questa sete.fonti inaspettate e volitive ma certe,chiamano, ed io, semplicemente, cedo,bevo.pur non comprendendo il perchè,come spesso racconto, è la macchinacollocata dietro allo sterno a comandarebevo versi per inchiostri, per note, per rabbia,per vivere.  ps...SALIVATIONdi SERJ TANKIANI have resolved to salivate On your favorite salad dressing, Or your dear held principles, Who run ahead of their respective schools. My form is that of a butterfly frozen in midair, En route to the jungles, Thawed by escapism, Nourished by self-preservation. My stride is that of a guitar string In the hands of a drunk gypsy courting a fair lady, Making love with the ascending and descending Frequencies of the heart. Time is the father of existence, Rhyme is the brother of the word,Words that define the world, Worlds that refine my words! Natural water no longer exists. We must now create what was initially abundant, And destroy that which took its abundance away. Is the garden clear for the new plants? Is the soil still rich enough to support life? My fears are the shadows behind the edge of dark buildings, The howls in the night.versi da Glaring Through Oblivion